Samp: Borini, il trascinatore di Pirlo

L'ex attaccante di Chelsea, Roma e Milan ha segnato 4 reti nelle ultime 3 uscite dei blucerchiati, può essere l'uomo in più per la risalita in classifica dei liguri
Samp: Borini, il trascinatore di Pirlo© LAPRESSE

TORINO - La Sampdoria che al quinto tentativo riesce a vincere la sua prima partita a Marassi, per uscire dalle sabbie mobili della B che oggi vedrebbero i blucerchiati disputare i playout con lo Spezia, ha forse trovato il trascinatore giusto: il 32enne Fabio Borini, colui che assieme a Matteo Ricci ha seguito Andrea Pirlo alla Samp, tutti e tre provenienti dai turchi del Fatih Karagumruk. «Borini ha trainato i compagni? Lo abbiamo comprato per questo», ha detto Pirlo dopo il convincente 2-0 sul Cosenza. E in effetti potrebbe andare così, anche se servono ulteriori conferme dopo la scorsa domenica magica, segnata anche dalle celebrazioni sugli spalti per il trentennale della scomparsa di Paolo Mantovani, il presidente della Sampdoro, e da un nuovo entusiasmo nella piazza da quando il club ha ottenuto dal Tribunale di Genova l’omologa sul piano di ristrutturazione del debito che affligge la Samp, passo fondamentale per intravedere un futuro per i blucerchiati. E Borini, dall’alto della sua esperienza internazionale, riuscirà a caricarsi la squadra sulle spalle? In realtà lo sta già facendo. Prima della doppietta al Cosenza, era andato a segno anche nelle due precedenti uscite, nell’1-1 di Ascoli e nel ko di Marassi col Catanzaro (1-2), 4 gol in totale di cui tre su rigore, l’unico su azione - calciando impeccabilmente - è il secondo segnato al Cosenza. C’è insomma, la prospettiva di vivere una stagione da bomber, come aveva già detto il triennio che Fabio aveva vissuto in Turchia, con 32 reti in 71 gare per il Karagumruk. Particolare la carriera di Borini. Cresce nel vivaio del Bologna, dove vi gioca dai dieci ai sedici anni. A quell’età se lo porta in Inghilterra il Chelsea perché viene descritto come uno dei migliori talenti europei della sua leva, il 1991. A 18 anni fa faville nella squadra B dei Blues (10 gol in 11 partite), Ancelotti lo fa esordire in Champions e in Premier League. Poi, la sua formazione calcistica passa per i gallesi dello Swansea che giocava nella B inglese e che anche grazie ai suoi gol salgono in Premier. Ma l’Italia è sempre nel cuore e a fine contratto lo prende il Parma che poi lo gira alla Roma. Disputa una buona stagione in giallorosso e a fine stagione il club capitolino se lo aggiudica alle buste, scrivendo 6.3 milioni di euro, 2 più di quanto offriva il Parma. Operazione per fare una plusvalenza, visto che Borini torna in Premier, questa volta al Liverpool, per 13.3 milioni di euro. Coi Reds, non arriva la definitiva consacrazione e nel 2013 passa in prestito al Sunderland che in seguito non lo riscatta, facendolo tornare al Liverpool ma è solo una mossa per trattare sul suo cartellino e poi acquistarlo per 10.7 milioni. Nel 2017 il suo secondo ritorno in Italia, al Milan, in prestito con obbligo di riscatto a 6 milioni. Vi gioca fino al 2020, prima dell’esperiemza al Verona e poi il triennio turco. Ecco, un giocatore della sua statura, adesso prova a scrivere il futuro ancora incerto della Sampdoria. A 32 anni, s’inizia ad avere un radioso futuro alle spalle. Ma visto il compito che attende Borini in blucerchiato, potrebbe anche avercelo davanti. Soprattutto da vero bomber: abbiamo conosciuto Borini come attaccante esterno ma nella scorsa stagione, con Pirlo in Turchia, Fabio ha giocato in tutte le posizioni dell’attacco chiudendo l’annata con 21 gol, facendo anche il centravanti. Ruolo in cui la Samp ha bisogno di una presenza di peso. Come la sua, che oltre alle 4 reti già segnate, in blucerchiato ha messo a referto anche due assist.

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