Stankovic, il brutto anatroccolo si è fatto cigno

La scorsa estate alla Samp ha dato il cambio al padre Dejan. Ha iniziato la stagione con errori pesanti ma ora è uno dei punti di forza della squadra di Pirlo. Può arrivare in A ma è meglio non avere fretta
Stankovic, il brutto anatroccolo si è fatto cigno© LAPRESSE

TORINO -  Nelle prime giornate, è stato il brutto anatroccolo della Serie B. Ma una volta che ha rotto il ghiaccio, si è fatto cigno, mostrandosi come uno dei portieri più affidabili del campionato. Si parla di Filip Stantkovic, figlio di Dejan, che ha dato il cambio al padre alla Sampdoria. Il celebre ex centrocampista di Inter e Lazio aveva guidato i blucerchiati dall’ottobre 2022 al giugno 2023, senza riuscire a evitare una retrocessione in B già annunciata prima del suo arrivo. Filip, che nacque a Roma quando il padre giocava nella Lazio ma che è a tutti gli effetti serbo e titolare nella loro Under 21, è sbarcato a Genova lo scorso agosto. Nei giorni precedenti s’era messo in mostra con l’Inter nel precampionato, parate molto promettenti per Filip, che rientrava in nerazzurro dopo il prestito in Olanda al Volendam. Con il passaggio di Audero all’Inter, naturale che Stankovic venisse in B a farsi le ossa e, per quel che s'era visto nel calcio delle amichevoli estive, sembrava avesse tutti i numeri per imporsi. Ma l’impatto con la categoria è stato durissimo. Sostanzialmente, se la Samp perdeva i primi due impegni a Marassi contro Pisa e Venezia, la colpa era sua. Ma Filip è uscito più forte di prima da quel tritacarne che furono per lui le prime giornate, quando la sua presenza in porta sembrava l’origine di tutti i mali blucerchiati e non si contavano quelli che lo liquidavano come un raccomandato per via del suo cognome pesante. Però Pirlo ha tenuto duro con lui. Lo ha fatto rifiatare soltanto per una gara (pari di Ascoli), perché nel turno precedente aveva sbagliato anche nel ko interno col Catanzaro. Ma per il resto, dandogli sempre fiducia e alla lunga ha avuto ragione lui. Ora non si può dire che Stankovic sia uno dei migliori portieri del campionato perché gli errori d’inizio stagione erano gravi e ancora incidono sulla classifica della Samp che chissà se nel 2024 riuscirà a lottare per i playoff. Ma adesso nessuno discute più Filip, che compie 22 anni il 25 febbraio, perché nel frattempo è diventato un bel portiere, non solo affidabile ma spesso uno dei punti di forza dei blucerchiati. Del resto, una volta si diceva che un portiere, se non è un fenomeno predestinato alla Buffon, si vede a 24 anni se vale, dunque Filip ha ancora due stagioni di bonus per imporsi definitivamente. In blucerchiato, magari. A giugno rientrerà all’Inter dal prestito e il club nerazzurro, con ogni probabilità, lo manderà ancora in giro. E un’altra stagione di B, magari sempre alla Samp, completerebbe la maturazione del ragazzo prima di proporlo nella massima serie. L’esempio potrebbe essere quello di Di Gregorio, diventato negli ultimi tempi uno dei portieri più interessanti della Serie A. Uscito proprio dal vivaio nerazzurro, Di Gregorio partiva dalla C, poi si faceva tre annate di B fra Pordenone e Monza, prima che si capisse che era un portiere da A capace di scalzare dai pali Cragno, non uno qualunque. Ma il portiere di oggi è un ragazzo che s’è formato in quella B che, se dovesse accompagnare Stankovic per un paio d’annetti, potrebbe fare di lui uno dei portieri più da tener d’occhio. Bruciare le tappe invece, potrebbe essere controproducente. Se Filip dovesse fare in A i grossolani errori d’inizio stagione, la sua carriera ne risentirebbe assai. Meglio arrivare alla massima categoria con le spalle ben larghe.

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