TORINO - La classifica della Samp piange, immaginarsi una risalita blucerchiata della classifica di B, ad oggi appare parecchio difficile. Il bilancio delle prime 5 giornate del club di Manfredi è impietoso: Sampdoria ultima con due soli punti, frutto del pari di Frosinone (2-2 ottenuto con Pirlo in panchina) e in casa col Bari (0-0 nel debutto di Sottil, gara viziata dal rosso al difensore blucerchiato Vulikic dopo un quarto d'ora). Per il resto, solo rovesci. Pirlo aveva perso in casa con la Reggiana (0-1) e all'Arechi di Salerno (3-2 dipo essere stati avanti 1-2). Sottil, alla prima fuori casa, è caduto - abbastanza male - a Cosenza, squadra da cui la Samp avrebbe solo da che imparare: non fosse per il -4 in classifica che grava sulla stagione dei lupi silani, i rossoblù di Max Alvini sarebbero a 8 punti: gli stessi di Cittadella, Juve Stabia e Sassuolo, situazione di classifica che la Samp odierna se la sogna. La squadra blucerchiata con Sottil non riesce a guarire e mostra una mollezza di fondo che, per lo scorno dei tifosi blucerchiati, sta diventando la "cifra stilistica" di questo gruppo, che lotta poco e male e in campo è alla ricerca di quella identità che Sottil vorrebbe darle, visto che il fallimento di Pirlo - soprattutto sotto questo aspetto - era sotto gli occhi di tutti. Esprimendosi su questi bassi livelli, diventa pesante affrontare chiunque, bene ha fatto Manfredi a strigliare la squadra a Bogliasco dove evidentemente non splende sempre il sole, specie in questi giorni. Lo sfogo presidenziale ci voleva proprio, anche perché sabato alle 15, al Tempio di Marassi sbarca il Sudtirol di Federico Valente: il blasone blucechiato andrà deposto in un cassetto, se si vorrà provare a cavare qualcosa dal confronto. Gli altoatesini hanno perso due partite, è vero. Ma sono secondi, a -2 dalla capolista Pisa. Non solo. Nella scorsa stagione il Sudtirol - quando sembrava meno in salute di oggi - portò via sei punti alla Sampdoria. All'andata, al Druso di Bolzano, con una squadra non molto dissimile all'attuale misero sotto i blucerchiati 3-1: SamPirlo avanti col gol di Facundo Gonzalez (proprietà Juve, ora al Feyenoord), Sudtirol che la ribaltò nel finale con le reti di Odogwu, Casiraghi su rigore (discutibile, ma quanto vittimismo ci fu quella volta nel clan blucerchiato) e nel recupero Pecorino (anche lui della Juve, ora al Frosinone). Al ritorno, al Ferraris, lo scorso 13 aprile fu capitan Tait il goleador che orbò le speranze blucerchiate di conquistare qualcosa di più del 7° posto finale. Nel complesso, il Sudtirol diede una doppia lezione ai blucerchiati che può essere molto utile sabato: perdere ancora, vorrebbe dire quasi abdicare nella lotta per la A, con un pari quasi. Vincendo, ci si rimette in carreggiata. E pensare che sulla carta, la Samp sarebbe la squadra più forte della B. Sulla carta, appunto.