Sampdoria, non basta neanche la cura Sottil: il post Pirlo non migliora

La nota più positiva è il ritorno di Silvestri su buoni livelli: "Però quando sono arrivato stavo male per un infortunio importante"

La Sampdoria dopo il pareggio di Palermo è sempre ferma dov'era prima. Con un punto conquistato su un campo difficile ma con una classifica che resta deludente, una squadra che continua a non mostrare una vera idea di gioco e che - pur migliorando un po' nel carattere rispetto alle ultime uscite - non riesce ancora a trovare quella tanto attesa svolta chiesta anche dallo stesso Andrea Sottil. Il tecnico doriano ha ovviamente le sue responsabilità, visto che in 11 partite non è ancora riuscito (al netto del cambio di modulo dal 3-5-2 al 4-2-3-1) a dare una precisa identità alla squadra. E però oggi più che mai restano vivi i dubbi sulla campagna acquisti del ds Accardi che in estate pareva faraonica soprattutto per gli arrivi di due attaccanti come Tutino e Coda ma che in campo, dopo la rivoluzione estiva rispetto al lavoro dell'anno scorso di Pirlo e del ds Andrea Mancini, continua a non dare risultati effettivi.

Sampdoria, c'è anche qualche nota lieta

Aspettando la gara di sabato col Catanzaro, in cui è atteso il rientro di Coda, qualche nota lieta è comunque arrivata dalla sfida del Barbera: il ritorno in campo dopo oltre 14 mesi di un convincente Alex Ferrari - chiamato a sostituire in pianta stabile Simone Romagnoli (rottura del tendine d'achille del piede sinistro, operazione obbligata e stagione di fatto finita) - e il rientro tra i pali, dopo l'esclusione delle ultime settimane a favore di Vismara, da parte del portiere Marco Silvestri, autore di diversi interventi decisivi. "Sono contento, sto bene. Stavo bene anche nelle scorse settimane, poi ovviamente è il mister a fare la formazione. Nessuno ha mai detto che sono arrivato a Genova dopo un infortunio importante quest'estate, Sottil mi ha aveva dato subito fiducia ma non ero al top. Ovviamente avevo tanta voglia di giocare. Sono rientrato in campo subito ma avevo bisogno di un po' di tempo. Queste settimane mi sono servite per lavorare. Ora sto bene", dice l'ex portiere di Udinese e Verona.

Sampdoria, attacco poco incisivo e centrocampo da registrare

Nel contesto di un attacco poco incisivo anche a Palermo - con Tutino che al di là del gol abbastanza casuale brilla poco e con un Pedrola ancora lontano dalla migliore condizione - va registrato ancora il centrocampo. Passi indietro di Meulensteen, un po’ meglio Bellemo nei due davanti alla difesa dopo un campionato sinora deludente. Il pacchetto arretrato ora, anche considerando il precedente stop di Bereszynski, ha gli uomini quasi contati. Il rientro di Veroli può comunque aiutare. Non facile la gara di Palermo neppure per Lollo Venuti, in un duello sin troppo caldo col palermitano Di Francesco, autore del gol del definitivo 1-1. "Un punto di ripartenza, vedo il bicchiere mezzo pieno - dice Venuti - ripartiamo dall’atteggiamento che era mancato a Pisa. Le difficoltà fanno parte del percorso. Stare in ritiro ci ha portato ai confronti che sono stati produttivi. Le altre corrono ma noi guardiamo a noi stessi. Per esperienza personale sono andato in A anche coi playoff. Non dobbiamo stare a fossilizzarci o crearci pressioni inutili. Pensiamo a vincere le partite. Il duello con Di Francesco? Con un giocatore forte nell’uno contro uno, a volte perdi e a volte vinci. L’importante è avere la mentalità giusta al di là di qualche errore che posso aver fatto. Lo stop di Romagnoli? Spiace perdere un compagno, a maggior ragione un giocatore della sua esperienza e del suo spessore. Cercheremo di correre e lottare anche per lui".

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