Favola Sudtirol, ora serve il lieto fine

Venerdì sera a Modena gli altoatesini difendono il 4° posto che ai playoff dà non pochi vantaggi. Per il tecnico Bisoli è importante il ritorno al gol del centravanti Odogwu
Favola Sudtirol, ora serve il lieto fine© LAPRESSE

TORINO - Comunque vada a finire, è una stagione storica per il Sudtirol, che sarà sempre ricordata, non solo a Bolzano e dintorni. Gli altoatesini di Bisoli, da debuttanti assoluti in Serie B, venerdì sera, nell’ultimo turno che si gioca in contemporanea, saranno di scena a Modena, con gli emiliani che non hanno più nulla da chiedere al campionato. Il Sudtirol è quarto, con un punto di vantaggio sulla coppia Cagliari & Parma, riuscire a mantenere tale posizione vorrebbe dire saltare il turno preliminare dei playoff e iniziarli dalle semifinali, giocando la gara di ritorno in casa e i Bisoli’s boys andrebbero in finale con due pareggi (le rivali del Sudtirol sanno quanto sia dura batterli…). Situazione che si ripeterebbe in finale, nel caso che il Bari terzo cada in semifinale. Ma prima c’è da mettere in sicurezza il quarto posto. In caso di arrivo a pari punti con le immediate inseguitrici, il Sudtirol è in vantaggio negli scontri diretti sul Parma e in parità col Cagliari (che però ha una migliore differenza reti, altoatesini sotto di 10 gol rispetto ai sardi). In caso di arrivo a pari punti delle tre squadre, la classifica avulsa dice Sudtirol 6, Parma 5 e Cagliari 3. Insomma, per la favola Sudtirol ora si deve scrivere un lieto fine anche se in questa stagione si è già costruito qualcosa di importante che può restare a lungo. Bisoli ha raccolto promozioni e salvezze che hanno fatto la storia della Serie B. Ma la sua avventura al Suditirol è la più bella della carriera. Risultati ottenuti con un undici che gioca un 4-4-2 rognoso da affrontare perché la squadra resta sempre molto corta, con i reparti ordinati e vicini ma sempre pronti a ribaltare l’azione, verticalizzando con facilità. È vero, nell’ultimo turno, al Druso di Bolzano, il Sudtirol ha rischiato di perdere dal Cittadella e in generale nelle ultime gare gli altoatesini qualche colpo l’hanno perso: dopo il ko di Ascoli di un mese fa, hanno messo insieme 6 punti in 4 gare. Ma la bella notizia dell’ultima uscita è arrivata dall’italo-nigeriano Raphael Odogwu, autore del gol del pareggio (e che gol). È stato il nono centro in B di questo ragazzone nato a Verona 32 anni fa che a inizio stagione pareva destinato alla cessione in C, quella che era da anni la sua categoria. Poi alla fine dello scorso agosto è arrivato Bisoli e gli è bastato vederlo in un allenamento per bloccarne la partenza. Odogwu, frenato negli ultimi tempi da qualche problema fisico, non andava a segno dalla 22ª giornata, cioè dal 28 gennaio, quando con una doppietta abbatté la Reggina. Un segnale importante in vista dei playoff aver ritrovato i gol della bocca di fuoco più importante. Intanto, a Bolzano e dintorni non si vuole smettere di sognare. La squadra non è solo espressione del capoluogo ma di tutti i centri altoatesini che messi insieme fanno un bacino d’utenza da mezzo milione di persone. Che stanno vivendo qualcosa che non era mai successa da quelle parti, mai si erano frequentate queste latitudini calcistiche stando per di più quasi al vertice, da protagonisti-rivelazione. C’è solo da scrivere l’ultimo capitolo stagionale. E chissà, potrebbe essere anche all’altezza del resto della storia, fin qui formidabile.

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