Malagò: "Lo scudetto rischia di diventare marginale"
"Con la Superlega lo scudetto diventa carta straccia? Sicuramente non posso dirlo, ma il rischio che diventi marginale in termini di interessi esiste. Non commento le sentenze, non l'ho mai fatto, anche quelle che non capisco o non condivido. A fronte di questo gli organismi preposti dovranno predisporre logiche di accorgimento e contromisure rispetto a quanto ha previsto la Corte Europea. Ora dobbiamo capire quali contromisure prenderanno Fifa e Uefa". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sulla sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue.
Ceferin: "Il calcio non è in vendita"
Successivamente sono arrivate anche le parole di Aleksander Ceferin sulla sentenza della Corte di Giustizia Europea. L'attuale presidente dell'Uefa è intervenuto in videoconferenza insieme ad Al Khelaifi e Tebas dichiarando: "Mi sento triste nel dover parlare della decisione di oggi della Corte Europea. Consideriamo la decisione come un'opportunità per migliorare alcuni regolamenti. La cosa più importante è che il calcio rimane unito, lo dimostra il fatto che qui sono presenti tutti i principali rappresentanti del calcio europeo. Oggi abbiamo avuto l'ulteriore conferma che quello della Superlega è un progetto chiuso e non aperto. Lo abbiamo detto più volte e lo vogliamo ribadire: il calcio non è in vendita. Noi non proveremo a fermarli, non lo abbiamo mai fatto".
Superlega, le squadre contrarie e non solo
In ogni caso, ci sono diverse squadre e non solo che si sono dichiarate contrarie al nuovo progetto della Superlega. In Italia l'Inter ha ribadito "la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all'interno dell'ECA e in partnership con UEFA e FIFA", con la Roma che ha confermato il suo disinteresse. All'estero Manchester United, Atletico Madrid, Bayern Monaco, Siviglia e non solo hanno subito ribadito la loro volontà di non prendere parte al progetto. Anche il governo inglese ha ribadito la sua contrarietà alla nascita delle nuove competizioni.
Le parole di Infantino
"Con il massimo rispetto per la Corte di giustizia europea, la sentenza odierna non cambia nulla, davvero. Storicamente, abbiamo organizzato le migliori competizioni del mondo e sarà così anche in futuro". Anche Gianni Infantino, presidente della Fifa, non appare preoccupato dalla sentenza della CGUE sull'affare Superlega. "Continueremo a offrire i tornei più spettacolari, competitivi e significativi del mondo e a utilizzare i nostri ricavi per sviluppare il calcio in ogni angolo del mondo attraverso programmi di solidarietà che garantiscano ai meno privilegiati benefici dalle competizioni top. La Fifa - aggiunge Infantino - continuerà a farlo, come sempre, in stretta collaborazione con le nostre Federazioni affiliate, con le Confederazioni e con tutti gli stakeholder del calcio a vantaggio esclusivo del nostro sport, a livello mondiale. Tutti insieme!".
Il comunicato della FIGC
Infine, un comunicato ufficiale è stato diramato anche dalla FIGC: "A seguito della sentenza della Corte dell’Unione Europea sul cosiddetto caso Superlega, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, riconoscendosi pienamente negli organismi sovraordinati della UEFA e della FIFA, ribadisce la sua convinta azione a tutela dei campionati nazionali, per la difesa del più ampio e generale principio del merito sportivo e del rispetto dei calendari internazionali. Per queste motivazioni, in ossequio alle leggi nazionali e ai regolamenti internazionali, la FIGC ritiene che la Superlega non sia un progetto compatibile con queste condizioni e agirà sempre, in tutte le sedi, perseguendo gli interessi generali del calcio italiano".
Le parole di Scaroni
"Io intanto ho letto un comunicato stampa di venti righe che non è una base sufficiente per esprimere le opinioni definitive. Abbiamo cominciato un processo per confrontarci con tutti gli organismi a cominciare dalla Lega, abbiamo avuto un consiglio d'amministrazione della Lega proprio oggi pomeriggio ma è troppo presto per esprimere le opinioni": così il presidente del Milan, Paolo Scaroni, al TG1 sulla Superlega dopo la sentenza della Corte Suprema Europea. "Il sistema calcio, purtroppo, e parlo del sistema calcio italiano - aggiunge Scaroni - perde i colpi perché non abbiamo mai nessuna agevolazione. Ne avevamo una. Una che era quella di poter fare beneficiare i campioni stranieri in un trattamento fiscale privilegiato e ci viene tolta. Quindi mi auguro che il governo e il Parlamento su questo nei prossimi giorni pongano rimedio perché questo veramente è un brutto colpo per la Serie A".