Pinocchio di Matteo Garrone, da oggi al cinema

Il regista romano dirige Roberto Benigni, Federico Ielapi, Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini e Gigi Proietti nel nuovo adattamento della fiaba di Carlo Collodi.
Pinocchio di Matteo Garrone, da oggi al cinema

Arriva al cinema il 19 dicembre, distribuito da 01 Distribution, Pinocchio, il nuovo film di Matteo Garrone che finalmente riesce a realizzare il suo sogno di confrontarsi con la fiaba di Carlo Collodi e di farne un suo film.

Nel lavoro che Matteo Garrone compie su Pinocchio cogliamo la volontà del regista di mettere a fuoco non tanto gli aspetti educativi del fiaba sul piano delle regole e della disciplina, che il burattino deve imparare per diventare un bambino vero, quanto quelli relativi alla crescita umana ed empatica del burattino/bambino. A Garrone interessa non che Pinocchio diventi uno studente e un figlio ubbidiente (non solo almeno), ma che impari la bontà e la compassione, l’impegno a prendersi cura degli altri.

La storia ricalca quasi completamente il testo, ad eccezione di poche sequenze che si è scelto di non includere. Geppetto, falegname poverissimo, riceve da Mastro Ciliegia un ceppo di pino, dal quale ricava un bellissimo burattino di legno che battezza Pinocchio. Il burattino si rivela da subito senziente, vivace, discolo, ma risveglia immediatamente la paternità nel vecchio falegname solitario che da subito sacrifica tutto ciò che ha, ben poco a dire il vero, per permettere al figlio di andare a scuola.

Pinocchio però non entrerà mai in classe, attirato dal teatrino di burattini di Mangiafuoco, lì verrà preso prigioniero del burattinaio, ma riuscirà a commuovere il suo cuore e a farsi liberare, addirittura con un regalo di 5 zecchino d’oro, da portare al suo povero babbo. Sulla strada per casa, Pinocchio si fa abbindolare da Gatto e Volpe, due cialtroni truffaldini e così via, passando per l’intervento della Fata Turchina, la visita al Paese dei Balocchi con Lucignolo, la pancia del Pescecane e il lieto fine che tutti conosciamo.

LEGGI LA RECENSIONE DI PINOCCHIO SU CINEFILOS.IT

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...