Rabiot chiama la Juve. Toro, speranza d'Europa. Inter, passi avanti per Barella

Rabiot chiama la Juve. Toro, speranza d'Europa. Inter, passi avanti per Barella© www.imagephotoagency.it

TORINO - Ecco cosa trovate in edicola su Tuttosport

Dalle vacanze italiane Rabiot chiama la Juve

Fabio Riva
TORINO - Adrien Rabiot conferma che nel proprio orizzonte c’è anche la Juventus. Il 24enne centrocampista del Psg, in scadenza di contratto, è stato avvicinato da Giorgio Marota a Porto Ercole, all’Argentario, dove il calciatore francese è in vacanza insieme con la madre-agente e il fratello. «Sì, stiamo parlando con la società bianconera», ha affermato, non negando che un discorso è aperto anche con il Manchester United. Manchester United dal quale potrebbe separarsi Paul Pogba, altro obiettivo sensibile della Juve e in ballottaggio proprio con Rabiot per raggiungere Maurizio Sarri a Torino.

 

Toro: rimane ancora una speranza d’Europa

Marco Bonetto
TORINO - C’è ancora una speranza, per il Torino. La speranza di essere ammesso d'ufficio all'Europa League, di essere ripescato al posto del Milan (nel qual caso i granata disputerebbero i preliminari della seconda Coppa europea, con la Roma a sua volta promossa automaticamente alla fase a gironi. La prima partita per il Torino sarebbe il 25 luglio). E' questo uno degli argomenti che svisceriamo nelle pagine dedicate oggi alla squadra granata. Nonostante l'Uefa abbia deciso nei giorni scorsi di sospendere il giudizio e nonostante il Tas non abbia ancora programmato la data in cui sarà esaminato il caso Milan, emergono infatti nuove indiscrezioni sulla volontà del club rossonero di raggiungere con l'Uefa un accorso onnicomprensivo sul fair play finanziario. Accettando, nel caso, anche una sentenza che contempli l'esclusione dall'Europa League nella prossima stagione. Urbano Cairo vuole andare a fondo alla questione, prima di alzare definitivamente bandiera bianca. Sul numero di Tuttosport in edicola, il servizio completo sulle speranze granata e i possibili scenari.

 

Torino: c’è Lyanco in finale con il Brasile

Alessandro Baretti
Il mercato è solo agli inizi ma di certo il valore di Lyanco viene dato in costante salita. Il centrale brasiliano, tornato al Toro dopo la mezza stagione a Bologna, è confermato dal club granata che in questo periodo comunque sta dicendo no ai tanti pretendenti. Nel frattempo, Lyanco è in finale al Torneo di Tolone con la Nazionale verdeoro olimpica (una sorta di Under 21). Dopo il 2-0 all’Irlanda, il centrale e i suoi compagni sfideranno il Giappone in finale sabato 15 giugno alle ore 16. Un’altra vetrina importante per Lyanco atteso alla stagione del definitivo lancio. E il Toro gongola. TORINO -

 

Inter: passi avanti per Barella e Lazaro

Stefano Pasquino
MILANO. 

Giornata di incontri nella sede dell’Inter. Ausilio ha rivisto Beltrami, procuratore di Barella e Nainggolan. Il centrocampista del Cagliari è sempre più vicino mentre il Ninja è in uscita, posto che arrivi un’offerta da almeno 30 milioni, il minimo per non generare una minusvalenza. Passi avanti pure per Lazaro: obiettivo del club nerazzurro è chiudere con l’Hertha a quota 20 milioni per anticipare la concorrenza. È in dirittura pure una cessione pesantissima per il bilancio: Zinho Vanheusden andrà allo Standard Liegi per 20 milioni, cifra che genererà una plusvalenza monstre che in parte coprirà i 28 milioni accantonati per esonerare Spalletti e il suo staff. Nell’ambito dell’affare pure Emmers che però andrà in Belgio in prestito.

 

Nesta a un passo dal Frosinone. Cerri può ripartire da Pescara

Gianluca Scaduto
Pillole di mercato dalla serie B. La prima novità riguarda le panchine. Alessandro Nesta può diventare il nuovo allenatore del Frosinone. In giornata l’ex allenatore del Perugia si incontrerà con il presidente Stirpe: probabile la fumata bianca Sul fronte Pescara, Sebastiani, patron degli abruzzesi, tratta Ceri con la Juve: il centravanti può tornare in B dopo una annata no a Cagliari.

 

L’annuncio di Ghirelli. Serie C verso lo sciopero

Gianluca Scaduto
Francesco Ghirelli, il presidente della Lega Pro, annuncia lo stato di agitazione per la serie C: «Non so se partiremo con la prossima stagione - dice - perché sono state disattese le proposte fatte al Governo».

 

Berrettini ora non si ferma più. L’Italia del tennis ha un erbivoro

Giorgio Pasini
TORINO - L’Italia del tennis ha trovato un erbivoro? Forse. In attesa di riprova (già stamane alle 11), di sicuro possiamo dire che Matteo Berrettini sta confermando tutto quello che di bene si sta dicendo di lui e che Fabio Fognini, appena entrato nella Top 10 mondiale, sta facendo proseliti. Il 23enne romano, approdato questa settimana per la prima volta nella Top 30 Atp e già protagonista di un esordio da protagonista contro l’australiano Kyrgios a Stoccarda, nel primo torneo stagionale sull’erba, ieri s’è ripetuto contro il russo  Karen Khachanov, coetaneo e appena entrato a sua volta nell’élite mondiale grazie ai quarti di Parigi. Con un netto 6-4 6-2 senza concedere neppure una palla break, Berettini ha colto il secondo scalpo stagionale da Top 10 (dopo Alexander Zverev a Roma) e oggi ha una chance da semifinale contro lo statunitense Denis Kudla, n.84 Atp. Su Tuttosport di oggi analizziamo la crescita di Matteo, specie in vista di Wimbledon, dove l’Italia nell’era Open (dal 1968) vanta solo due quarti di finale: Adriano Panatta del 1979 e Davide Sanguinetti nel 1998.

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