Juve: Cancelo-Dani Alves, che intreccio. Toro, 60 milioni di no per Belotti. Inter, caccia grossa al centravanti

Juve: Cancelo-Dani Alves, che intreccio. Toro, 60 milioni di no per Belotti. Inter, caccia grossa al centravanti

Juve: Cancelo-Dani Alves, che intreccio
Antonino Milone
Cosa lega un portoghese reduce da una stagione a fasi alterne a un brasiliano anagraficamente molto più esperto di lui? Non solo la comune frequentazione della Juventus, anche se in annate diverse, ma Joao Cancelo e Dani Alves potrebbero essere al centro di un particolare intreccio, che evidentemente condiziona anche gli affari bianconeri in entrata. Su Tuttosport in edicola gli ultimi aggiornamenti sull'incrocio Juve-Manchester City, che sa di future sfide in Champions League, ma soprattutto di mercato in questi giorni di trattative incandescenti. Pep Guardiola bracca l'ex Valencia, mentre la dirigenza del club campione d'Inghilterra si lascia tentare dal brasiliano che ha appena vinto la Coppa America. Fabio Paratici, intanto, studia la giusta strategia per portare a Torino un laterale di sostanza.

Toro, 60 milioni di no per Belotti
Andrea Pavan
Per il Toro, nella seconda amichevole del ritiro di Bormio, un’altra scorpacciata di gol: 15-0 al Merano (1ª categoria) ma soprattutto la sensazione di una squadra che sta scoprendo l’efficacia dei meccanismi d’attacco, che sa cambiare modulo più volte nel corso di una stessa partita e che ha ritrovato, al fianco di Belotti, uno Zaza che sembra rinato (ieri 6 gol per l’ex Valencia, determinato a meritarsi la conferma). Su Tuttosport in edicola le pagelle di tutti i granata e le parole di Baselli, che chiede a Cairo e al ds Bava di confermare in toto “questo gruppo fantastico”. Cairo, non a caso, ha rifiutato un nuovo assalto al Gallo: non bastano i 60 milioni proposti dal West Ham. Intanto oggi parte la campagna abbonamenti e, ad Alessandria, iniziano i lavori di adeguamento allo stadio Moccagatta per riportare la capienza a 6.000 posti in vista del preliminare di Europa League del 25 luglio.

Inter, caccia grossa al centravanti
Stefano Pasquino
A Lugano, l’unico nerazzurro in campo per novanta minuti è stato Sebastiano Esposito, 17 anni compiuti il 2 luglio. Fotografia della sete di attaccanti che ha l’Inter. Da oggi si ricomincia a trattare per Dzeko, Lukaku e per Rebic, alternativa ai due pesi massimi. Marotta e Ausilio vogliono regalare il bomber all’ex ct: pronta l’offerta da 60 milioni allo United (prestito da 17 milioni, obbligo di riscatto più ricchi bonus). Per Dzeko l’Inter è ferma a 12, ma può alzare i bonus. Aperto pure il discorso con l’Eintracht: 40 milioni la richiesta, 30 l’offerta. Ieri Nainggolan è stato esentato dall’amichevole con il Lugano (2-1, eurogol di Sensi e Brozovic): il belga domani sarà comunque sull’aereo della squadra in partenza per Singapore.

Milan, le spine di Giampaolo
Federico Masini
Oggi per il Milan scatta la seconda settimana di allenamenti, che si concluderà molto probabilmente con un’amichevole venerdì a Milanello prima della partenza per la tournée negli Stati Uniti. Sabato Marco Giampaolo spera di poter imbarcare sul volo per gli Usa almeno due giocatori in più: nell’organico gli mancano un difensore centrale e un regista, oltre a una mezzala considerati i ritardi, causa vacanze, di Paquetà e Kessie. Boban, Maldini e Massara faranno di tutto per accontentare il tecnico. In ballo, per la difesa, Lovren, Pezzella e Nastasic; per il centrocampo, Veretout e Bennacer. Sul giornale in edicola, il dettaglio delle trattative.

Formula 1: Leclerc, che spettacolo
Ottavio Daviddi
Il solito Hamilton, la solita Mercedes nel GP di Gran Bretagna a Silverstone. La doppietta delle Frecce d’Argento non è mai stata in discussione, ma la corsa è stata animata soprattutto dal duello fra Leclerc e Verstappen, con il monegasco che ha dato spettacolo dimostrando grinta e grande classe, sia quando era davanti e si doveva difendere sia quando era il momento di attaccare. Alla fine arriva un meritato terzo posto, anche a causa del tamponamento di Vettel a Verstappen. E per Seb la crisi è sempre più profonda.

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