Tardelli: "Gianni Agnelli? Cari giovani, cosa vi siete persi!"

Oggi in edicola con Tuttosport l'inserto "I 100 dell'Avvocato": 24 pagine in carta speciale per ricordare il mito di Gianni Agnelli a cento anni dalla nascita. Ecco un estratto dell'inserto che trovate in allegato al giornale
Tardelli: "Gianni Agnelli? Cari giovani, cosa vi siete persi!"

TORINO - «Raccontare l’Avvocato ai giovani di oggi sarebbe impossibile, non ci crederebbero. Soprattutto perché in questo momento storico i ragazzi sono abituati ad ascoltare discussioni calcistiche di basso livello. Io che l’ho conosciuto bene, penso spesso a lui proprio quando sento dichiarazioni inadeguate e tutto questo caos attorno al mondo del pallone. L’Avvocato era un signore e andava al di là delle sciocchezze. Sono d’accordo con Cabrini: non esisterà mai più un personaggio come lui. Era davvero unico. Ironico, intelligente. Uno straordinario leader. Mi viene ancora da sorridere se ripenso a quanto era divertente quando ci vedeva impegnati nella discussione dei contratti con Giampiero Boniperti. “Tardelli, lo faccia soffrire...”. 

Ho molti ricordi con l’Avvocato, ho avuto il piacere e la fortuna di chiacchierare tante volte con lui. Se chiudo gli occhi per un istante, mi tornano in mente principalmente due momenti. Uno, tristissimo, è il giorno del funerale di Gaetano Scirea. L’Avvocato non faceva mai trasparire i propri stati d’animo, ma in quella terribile circostanza l’ho visto commosso come non mai. Una atroce sofferenza per tutti e anche per lui. L’altro ricordo è legato al mio addio dalla Juventus. Nel 1985, nel mio primo giorno con l’Inter dopo un decennio in bianconero, mi telefonò poco prima della presentazione con i nerazzurri e mi disse: “Tardelli, la ringrazio per tutto quello che ha fatto per noi e io per lei ci sarò sempre”. Davvero un signore, un personaggio fantastico. 
Difficile immaginare con esattezza chi sarebbe il suo pupillo nel calcio di oggi, il suo Platini attuale. Probabilmente, visto l’amore per la Juventus, adesso l’Avvocato avrebbe un debole per Cristiano Ronaldo. Anche se forse, a livello di gusto e stile di gioco, il suo preferito sarebbe Leo Messi».

 

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