Esports boom! Via alla nuova era

Parnofiello, ad di PG Esports, leader nel settore: «Show, eventi dal vivo, così la variante digitale del calcio conquista i tifosi»
Esports boom! Via alla nuova era

Gli sport elettronici sono diventati ormai un vero e proprio fenomeno di massa anche in Italia, basti pensare che ogni giorno 466 mila persone seguono un evento esport (i cosiddetti avid fan): l’incremento è del 33%. Il bacino di utenza femminile si allarga a vista d’occhio, ma il riferimento del settore è principalmente ancora maschile (65%), con un’età compresa tra i 21 e i 40 anni. I videogiochi per i più giovani non sono solo un passatempo, ma una parte importante della loro vita: i veri fan dedicano in media 6,5 ore alla settimana agli esport, un quantitativo di tempo in crescita del 35% rispetto all’anno precedente e ormai prossimo al consumo orario settimanale televisivo (circa 7,6 ore). PG Esports, è l’azienda leader nel settore del gaming competitivo in Italia e si occupa di organizzare e promuovere le principali competizioni esport. Da anni si è affermata a livello nazionale come emittente ufficiale broadcaster delle competizioni internazionali di League of Legends nonchéorganizzatore ufficiale ufficiale per Riot Games (League of Legends, Valorant), Ubisoft (Rainbow Six: Siege), Wizards of the Coast (Magic the Gathering: Arena), Epic Games (Fortnite), Electronic Arts (Fifa 20), Konami (eFootball PES 2020) e come produttore e partner della eSerie A TIM, partita proprio quest’anno.

Un successo travolgente

E non finisce qui: PG Esports vanta anche un canale Twitch da 140 mila follower, 15 milioni di visualizzazioni nel 2020 e un record di 25 mila spettatori collegati in contemporanea in una trasmissione Twitch. Pier Luigi Parnofiello, fondatore e amministratore delegato di PG Esports, commenta: «L’obiettivo di medio e lungo termine che si prefigge PG Esports è quello di far crescere l’ecosistema italiano degli esport in tutti i suoi aspetti, con lo sviluppo di programmi di gaming in grado di coinvolgere giocatori di ogni livello competitivo. Soprattutto per offrire al pubblico un palinsesto di eventi dal vivo, tornei online e attivazioni in loco. La mission di PG è quella di creare una mutua collaborazione tra le due realtà per comunicare due mondi, lo sport e il gaming competitivo che sono sì affini, ma che troppo poco si sono saputi parlare finora. Il nostro obiettivo è comunicare alla più larga fetta di pubblico possibile il mondo dell’esport anche attraverso il linguaggio tipico dello sport, sdoganando il ruolo dei player professionisti e del videogioco in generale come appuntamento abituale della vita di tutti i giorni di milioni di utenti in tutto il mondo»

La serie A Tim

Il forte anello di congiunzione tra il mondo esport e quello dello sport è sicuramente la eSerieA Tim, organizzata da Lega Serie A in collaborazione con i partner Infront e PG Esports, competizione su PlayStation che mette uno di fronte all’altro campioni dell’esport ingaggiati dai principali club che prendono parte al massimo campionato di calcio italiano. In questi giorni si sono svolti i playoff della prima edizione, registrando un forte riscontro da parte del pubblico, che ha dimostrato ancora una volta di avere molta fame di eventi esport dal respiro internazionale, aventi alle spalle una struttura solida e consolidata come si è dimostrata essere fin da subito la eSerie A TIM. «È facile raccontare ai fan del calcio che esiste una variante digitale - osserva Parnofiello - La forbice che separa gli appassionati si sta chiudendo: i mondi si incontrano nello spettacolo e nel rafforzamento del legame fra i, pubblico e gli sport elettronici. Permangono ancora pregiudizi verso i giocatori di esport, per questo è necessario spiegare si tratti di professionisti che si allenano ore e ore, ogni santo giorno. Il legame tra sport e gaming competitivo è evidenziato anche dai numeri: a fronte di una fanbase di 1 milione 410 mila di persone di età compresa tra i 16 e i 40 anni, il 40% degli appassionati in Italia segua assiduamente anche lo sport tradizionale. Il bello di questo settore sta nel fatto che alla base di tutto c’è la passione dei giocatori e degli addetti ai lavori nei confronti del gaming a 360°, aspetto che occupa ancora un ruolo centrale e determinante nell’economia di questo mercato emergente. Ne è una dimostrazione lampante il crescente trend registrato nell’ultimo anno, ovvero il continuo e forte supporto da parte delle principali realtà di questo mondo alle competizioni non professionistiche». 

Il Circuito Tormenta

Un chiaro esempio è il Circuito Tormenta, torneo amatoriale di League of Legends recentemente annunciato da Riot Games e PG Esports. Sottolinea Parnofiello: « L’obiettivo è scovare i nuovi talenti dell’esport di domani. Per noi è motivo di orgoglio cogliere l’opportunità di espandere la nostra collaborazione con Riot Games anche alla scena grassroot, ovvero amatoriale, di League of Legends. Il debutto nazionale del Circuito Tormenta rappresenta per l’appassionata community del gioco un’occasione unica per farsi notare e per fare un primo importante passo verso il professionismo. Tutti i giocatori intenzionati a intraprendere un percorso competitivo avranno da oggi molte più possibilità di farsi notare dai team italiani che partecipano al PG NATS di League of Legends. L’augurio è quello che il Circuito Tormenta diventi un importante vivaio per formare i campioni del futuro!

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