Esports, numeri da record

Dal 2012 al 2018 il pubblico è cresciuto del 195%: oggi si assesta a 435 milioni di spettatori, con 1,5 milioni di ore viste su FIFA21
Esports, numeri da record

I numeri non mentono mai: quella del pubblico degli eSports, negli ultimi dieci anni, è stata una crescita esponenziale. E anche le previsioni, d’altro canto, difficilmente sbagliano: l’espansione del settore è ancora lontana dall’arrestarsi, anzi. Se nel 2012 il numero totale degli appassionati si assestava a 134 milioni di unità – di cui 76 milioni appartenevano al segmento degli spettatori occasionali e 58 milioni agli appassionati quotidiani –, nel 2018 il computo era già schizzato a 395 milioni, con un incremento percentuale del 195%. Nel 2020 gli “occasional viewers” sono stati invece 220 milioni, ancora superiori a coloro che sono definiti “eSports enthusiasts”, saliti a loro volta a 215 milioni, per un totale di 435 milioni di spettatori in tutto il mondo. E le stime per il 2024, quando sarà stato abbattuto il decennio dal primo dato raccolto, raccontano di un totale di circa 577 milioni di interessati alle competizioni. Con un ritmo crescita annua supposta, nel prossimo lustro, di quasi l’8%: la corsa continua più che mai, insomma.

League of legend come il Super Bowl

Chi ha giocato il ruolo di spartiacque nella diffusione del fenomeno eSports, non tanto a livell competitivo quanto in merito alla penetrazione del medium gaming come forma di intratteniment attraverso la varie piattaforme streaming – da Twitch a Youtube, passando per Facebook Gaming –, è stato certamente Fortnite, che a cavallo tra il 2018 ed il 2019 si è fatto portabandiera del settore nella cultura di massa, diventando di fatto un fenomeno pop. La finale per giocatori singoli della Fortnite World Cup del 2019, per tornare ai freddi ed implacabili numeri, ha fatto registrare 1,8 milioni di ore viste, nonostante le appena cinque ore di gioco. Per fare un altro esempio, Dota2 – uno dei più importanti titoli eSports al mondo – vanta invece un picco di 1,1 milioni di spettatori contemporanei nel corso della finale del The International, evento conclusivo della stagione del titolo targato Valve. A fare la voce grossa nello scacchiere internazionale è però League of Legends, che nel 2019 ha attirato 100 milioni di spettatori per i Worlds, ovvero i Mondiali del Moba di Riot Games, infrangendo anche i record di tutti i tempi per il maggior numero di utenti sullo stesso canale Twitch: 1,7 milioni di picco. Tanto per fare un paragone: il Super Bowl di football americano, nello stesso anno, aveva registrat un dato analogo – 100,7 milioni di spettatori – tra i canali digitali della NFL e la CBS. E non è stato da meno il 2020, nonostante la pandemia da Covid abbia impedito lo svolgimento della maggior parte degli eventi dal vivo, fatta eccezione per i Worlds 2020: il Mondiale di League of Legends ha raccolto nella sola prima giornata di sfide 1,1 milioni di spettatori sulle piattaforme streaming, escludendo il pubblico televisivo – in alcuni paesi le partite sono trasmesse anche in tv – e quello cinese, complesso da calcolare con precisione.

FIFA21 nella top ten dei più visti

Prendendo in esame l’ultimo report sugli eSports più visti a marzo 2021, per venire alla stretta attualità, resiste in prima posizione League of Legends, grazie all’elevato numero di competizioni locali e continentali, con 31,8 milioni di ore visualizzate.  Numeri che a maggio – in occasione del Mid-Season Invitational 2021, il primo evento internazionale dell’anno – potrebbero decisamente crescere. In seconda posizione Counter-Strike Global Offensive con 21,3 milioni, titolo sempreverde dell’eSports mondiale, quindi Rocket League sale di due posizione con 9,6 milioni e scalza Dota2. Chi conquista ben cinque piazze in griglia è Rainbow Six Siege: il tactical shooter di Ubisoft scavalca Valorant grazie all’inizio delle competizioni continentali, ma anche di quelle locali, a cui contribuisce pure il PG Nationals italiano. Segue PUBG con 3,3 milioni di ore viste e la sorpresa, all’ottavo posto, di Age of Empires II, strategico tornato recentemente in auge anche grazie al Red Bull Wololo. Al nono posto FIFA21 con 1,5 milioni di ore viste, protagonista in Italia con la prima fase della eSerie A, organizzata da PG Esports, Infront e Lega Calcio. A chiudere la top ten, il titolo citato per primo: Fortnite, che perd una posizione e scende al decimo posto con 1,2 milioni di ore viste.

I parametri della crescita

Comprendere quanto gli eSports siano realmente seguiti e sempre più protagonisti resta materi piuttosto complessa. E lo scenario odierno non può essere riassunto in una manciata di dati. Per questo motivo non si parla solo di pick concurrent viewership, ovvero il picco di spettatori raggiunti ma anche del numero di ore visualizzate dallo spettatore, una delle unità di misura più utilizzata negli eSports. La statistica risulta infatti più affidabile rispetto al numero effettivo di spettatori, che tende a salire e scendere repentinamente durante l’evento stesso. Un altro importante indice è infine l’AMA, ovvero l’average minute audiance, ancora più specifico delle hours watched e volt a mostrare il numero di spettatori medi al minuto nel corso di una diretta. Numeri in esponenzial crescita, appunto, anche se ancora inferiori rispetto a quelli prodotti dai principali sport tradizionali.

 

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