Introiti e programmazione: due paroline magiche che, nel breve volgere di poche stagioni, hanno ribaltato il mondo degli eSports. Almeno sotto il profilo del valore dei cartellini dei giocatori. Soltanto nel 2015, per esempio, Martin “Rekkles” Larsson passava dai Fnatic agli Elements per 15mila euro: una cifra apparentemente ridicola se confrontata a quelle che girano nel calcio, ma ritenuta comunque spropositata nel mondo degli eSports di sei anni fa soltanto. Fino a poco tempo fa, infatti, le formazioni degli eSports attendevano il termine del contratto di un giocatore o l’accordo di una rescissione consensuale per ingaggiarlo, consentendo al player stesso di trovare una nuova squadra per cui giocare senza ostacoli di sorta o trattative tra differenti realtà. Il trend era dettato, in primo luogo, dalla difficoltà delle squadre a programmare i propri obiettivi sul lungo periodo, preferendo così mettere sotto contratto i giocatori per una singola stagione, se non addirittura per periodi ancora più brevi. Quando il settore ha iniziato a raggiungere una propria stabilità economica e finanziaria, però, la durata stessa dei contratti dei player ha iniziato ad allungarsi gradualmente. Con la conseguenza che i prezzi dei cartellini hanno iniziato a crescere sempre più, parallelamente al valore degli stipendi. Tanto per fare un altro esempio: nella Overwatch League, competizione creata nel 2018 e gestita interamente da Blizzard Entertainment, per regolamento ogni giocatore ha un salario minimo garantito annuo di 50mila dollari più bonus. La media degli stipendi della lega, però, è in realtà ben più alta: nel 2019 la stessa Overwatch League ha rivelato come il salario medio dei player fosse di 114mila dollari.
League of legend da record
I titoli che registrano le cifre più alte in assoluto, a livello economico, sono però Counter-Strike: GO e League of Legends, non a caso i due eSports più seguiti al mondo. E a cui partecipano professionisti che sono ormai diventati star mediatiche, catalizzatori di sponsor e garanzia di visualizzazioni. Su Counter-Strike, gioco in cui la sinergia e la comunicazione sono fondamentali, accade molto spesso che sia un’intera formazione a cambiare maglia: nel 2020 i Contact Gaming hanno acquistato per più di 1,5 milioni di dollari l’intero roster dei Cr4zy; un anno prima gli Evil Geniuses avevano registrato 3 milioni di dollari per i giocatori degli NRG Esports. Non mancano anche in questo contesto, in ogni caso, gli acquisti di giocatori singoli: i Ninjas in Pyjamas hanno completato il trasferimento di Nicolai “dev1ce” Reedtz, uno dei giocatori più vincenti e rappresentativi della storia di CS:GO, per 1 milione di dollari dagli Astralis, tanto per proseguire con gli esempi più virtuosi. Su League of Legends, invece, a dettare il trend sono soprattutto le società nordamericane. I valori dei cartellini hanno registrato un primo exploit nel 2019, con il trasferimento di Philippe “Vulcan” Laflamme per 1,5 milioni di dollari dai Dignitas ai Cloud9. Quindi, a fine 2020, sempre i Cloud9 hanno acquistato il cartellino del giocatore croato Luka “Perkz” Perkovic per un valore complessivo di quasi 11 milioni dollari: 6 al giocatore per un contratto triennale e 5 ai G2 Esports, squadra in cui Perkz aveva militato fino a quel momento. A segnare il trasferimento netto più costoso finora, però, sono stati i TSM, che nello stesso periodo hanno acquisito dai cinesi Suning, gli stessi proprietari dell’Inter appena laureatasi campione d’Italia, il giocatore taiwanese Hu “SwordArt” Shuo-Chieh per 6 milioni di dollari.
Gli esports nel 2021
In questo 2021, il recente andamento non ha certo invertito la rotta. Gli 100Thieves hanno appena acquistato dallo Schalke04 Esports, costretto a vendere per problemi di budget della controparte sportiva, il tedesco Felix “Abbedagge” Braun per 1 milione di dollari. E anche le squadre cosiddette minori, ora, iniziano adesso a fare la voce grossa: i Karmine Corp, squadra francese vincitrice dell’European Masters, una sorta di Champions League per la cui vittoria persino il presidente francese Emmanuel Macron si è congratulato, avrebbero chiesto ai Fnatic una cifra vicina ai 500mila euro per liberare il giocatore Adam “Adam” Maanane, messosi in luce proprio nella competizione europea. Nemmeno un titolo giovane come Valorant sembra essere immune dalla rincorsa delle società a blindare i propri giocatori e, al contempo, ad accaparrarsi sul mercato i pezzi pregiati degli avversari. Tyson “Tenz” Ngo, arrivato ai Sentinels per sostuire Jay “Sinatraa” Won, ha trascinato la propria squadra alla vittoria dei Masters del Championship Tour e, oggi, ha una clausola rescissoria nel contratto da 1 milione di dollari.