Le sponsorizzazioni motore degli esports, PG Esports trascina il settore in Italia

Le sponsorizzazioni salgono ancora: nei primi sei mesi del 2022 PG Esports ha registrato quanto nell’intero 2021.
Le sponsorizzazioni motore degli esports, PG Esports trascina il settore in Italia

L’obiettivo del miliardo di dollari di ricavi del settore esports sembra essere sempre più vicino: nel 2022, secondo le stime rivelate da Newzoo nel Global Esports e Live Streaming Market Report, a livello globale il gaming competitivo potrebbe registrare ricavi per 1,38 miliardi di dollari. Qualora venissero confermate tali stime, si tratterebbe di una crescita del 28% del volume di ricavi rispetto all’anno precedente in un momento in cui la pandemia è ancora presente. La fase della convivenza col virus sembra però aver convinto i tanti attori del settore, gli sponsor in primis, a continuare a credere negli esports come strumento di intrattenimento, un nuovo media destinato alle fasce più giovani della popolazione, dai Millennials in giù.

Esports settore attrattivo

Se negli anni dieci del duemila l’esports poteva ancora essere percepito come un investimento rischioso, proprio la pandemia ha certificato quanto sia invece un settore in costante crescita inserito all’interno di una categoria più ampia, quella dei videogiochi, che di riflesso sta vivendo una nuova epopea. L’esports è di fatto un settore attivo e soprattutto attrattivo per numerose aziende: non più solo quelle endemiche, ovvero legate in via diretta al mondo del gaming, ma anche quelle non endemiche e che a prima vista potrebbero non avere alcun collegamento con i videogiochi. D’altronde parliamo di una platea, secondo quanto comunicato nella Guida agli Esports realizzata da ISFE in partnership con IIDEA, di 474 milioni di persone in tutto il mondo che nel solo 2021 hanno usufruito di contenuti legati al gaming competitivo.

L’Italia preferisce il food&beverage

Riferendosi alla situazione italiana la stessa IIDEA ha confermato nel suo ultimo Rapporto sugli Esports 2022 che il pubblico è di poco superiore agli 1,6 milioni di utenti, di cui quasi 500.000 mila sono avid fan, ovvero seguono gli esports quotidianamente. Numeri stabili rispetto alla precedente rilevazione ma che raccontano un consolidamento della base di interesse negli spettatori che continua così a convincere i vari sponsor a investire nel settore. In particolare in Italia sembra essere presente una precisa tendenza: i brand legati al food e al beverage. In particolare PG Esports, tournament organizer italiano di campionati come il PG Nationals di League of Legends o di Rainbow Six Siege, ha interagito e continua a interagire con sponsor come Kit Kat, Fonzies, Nic Nacs, Coca Cola e Air Action Vigorsol, quest’ultima sostenitrice dell’Italian Rocket Championship, competizione nazionale di Rocket League.

Maggiore flessibilità

Si tratta di un trend che nel 2021 è raddoppiato rispetto all’anno precedente, mentre nei primi sei mesi del 2022 si è raggiunta l’intera somma spesa in sponsorizzazioni l’anno prima. Nel 2020, addirittura, gli investimenti provenienti da queste tipologie di brand erano pari a 10 volte rispetto al 2019. “Il sistema delle sponsorship nel mondo dell’esport, attualmente, non ha niente da invidiare a quello che siamo abituati ad associare allo sport tradizionale”, ha raccontato Pierluigi Parnofiello, CEO di PG Esports, spiegando i perché di questa connessione tra esports, food e beverage. “In più, offre una maggiore flessibilità: le esigenze e gli obiettivi degli sponsor ci guidano nella costruzione della singola attività. Tutti questi aspetti positivi sono stati molto apprezzati dai brand e, infatti, chi comincia a investire nel mondo dell’esport non lo lascia facilmente”, ha concluso Parnofiello.

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