The International 2018: due mesi, dieci squadre (Parte I)

Iniziano i Regional Qualifier, l'ultimo test per le squadre di tutto il mondo. In palio i biglietti per Vancouver e il montepremi più ricco del panorama di Dota.
The International 2018: due mesi, dieci squadre (Parte I)

Esattamente due mesi ci separano dalla più grande competizione annuale di Dota 2, ma solo la metà delle squadre sono state selezionate. Su 18 che voleranno a Vancouver, 10 dovranno dimostrare di che pasta sono fatti. Ecco le squadre da tenere d’occhio nei Qualifier di questa settimana delle regioni Europa, Nord America e Cina.

Europa

  • Squadre invitate: Team Liquid, Team Secret
  • Qualifier disponibili: 1
  • Totale al TI8: 3

OG. Una delle squadre con più Major nel palmares (ben cinque), gli OG non hanno avuto un 2018 brillante. I vari cambi di rosa e di meta li hanno lasciati a corto di DPC ma soprattutto a corto di idee, come dimostrano i risultati mediocri dei recenti tornei. In un tentativo di rivitalizzare la squadra, ritorna il carry australiano Ana, con il quale gli OG hanno avuto successo in passato. Lo accompagna il carry finlandese Topson, novellino per quanto riguarda gli alti piani della competizione. Cambiare entrambi i carry e traslare N0Tail da Pos 1 a support non sembra una soluzione promettente, ma data la natura della regione europea sembrano ancora i favoriti per l’ultimo volo europeo per Vancouver.

5Dogs o Team Blinkpool. Dalle ceneri di varie squadre che in passato hanno sorpreso la regione europea nascono i 5Dogs, iscritti all’open qualifier come Team Blinkpool. I due carry greci, Madara dagli Ad Finem/Mousesports e Keyser dai Planet Dog, si uniscono al vecchio nucleo dei Planet Odd: l’offlaner diventato support Misery e il support Saksa. A questi si aggiunge l’offlaner KheZu, promettente giocatore già parte del Team Secret in passato. Una collezione di nomi non da poco, ma di giovane formazione: certamente hanno il potenziale per stupire, ma tutto dipende da come riusciranno a costruire una buona sinergia in così poco tempo.

Team Kinguin. La formazione interamente polacca ha avuto momenti difficili ultimamente, non riuscendo a garantirsi accessi ai tornei dopo lo Starladder di Aprile. Sempre un passo dietro ai rivali OG, dovranno dimostrare di saper approfittare dell’unico vantaggio che hanno dalla loro: una rosa longeva e sinergica, che al momento giusto e con la patch giusta può sorprendere anche le grandi squadre.

Cina

  • Squadre invitate: PSG.LGD, Vici Gaming, Newbee, VGJ.Thunder
  • Qualifier disponibili: 2
  • Totale al TI8: 6

Come conviene per la regione più prolifica e numerosa in termini di squadre, i cinesi conquistano quattro inviti su otto. Ma sotto la nona posizione non compare nessuna loro connazionale: interessante dunque la decisione di disporre due inviti. Sicuramente spiccano gli LFY, con due apparizioni internazionali e due carry come Super e Monet. Altre due squadre che sembrano al livello internazionale sono Keen Gaming e Invictus Gaming, entrambe però a secco di risultati nell’ultimo anno.

Nord America

  • Squadre invitate: Nessuna
  • Qualifier disponibili: 3
  • Totale al TI8: 3

OpTic Gaming. Un piazzamento sfortunato all’ultimo Supermajor ha visto gli OpTic chiusi fuori dalla top 4, risultato che avrebbe permesso loro di scavalcare gli ottavi in classifica DPC e conquistare un invito. Invece la squadra capitanata dall’eterno Peterpandam, noto anche come PPD, dovrà lottare ancora una volta per accedere al torneo di cui lui stesso fu vincitore ben tre anni fa. Sbocciati forse troppo tardi in questa stagione, gli OpTic hanno saputo imporsi sulla competizione con draft intelligenti e piani di gioco accurati e basati sul midlaner CC&C, che più volte è stato il fattore chiave delle loro partite. Considerando la competizione e il numero di posti disponibili, sarebbe molto grave se questi OpTic non riuscissero a superare la fase qualificatoria: dopo aver scavalcato gli EG sembrano proprio loro i più forti d’America.

Evil Geniuses. Tutto storto per gli EG. A metà stagione la mancanza di risultati li costringe a sostituire l’offlaner Universe con Misery, ma è solo a fine maggio che la squadra si accorge di essere alle strette. In cerca di un cambio drastico, gli ex campioni nordamericani tentano un cambio di rotta repentino acquisendo Fly ed s4 dagli OG, anch’essi insoddisfatti dai risultati recenti, al posto di Misery e Fear in vista del Supermajor. Inutile dire che meno di una settimana non ha portato i frutti sperati, e gli EG lasciano Shanghai molto prima di quanto sperato, eliminati proprio dai connazionali OpTic. Raggiungere Vancouver non sarà per loro impossibile, ma avranno avversari che sembrano assai più agguerriti di loro, nonostante la schiera di talenti di cui i geni del male dispongono.

VGJ.Storm. Se c’è una squadra nel continente nordamericano da tenere d’occhio, quella è proprio i VGJ.Storm. Formata da reietti da varie squadre che non sono mai riusciti ad imporsi, i VGJ.Storm sono riusciti a concatenare una serie di risultati quasi paragonabile agli OpTic, battendoli in due qualifier degli ultimi quattro. Ma è solo nell’ultimo mese che si accendono: primi al GESC Thailand Minor e secondi al MDL Changsha, per poi compiere una discreta scalata al Supermajor, seppure anch’essi siano usciti contemporaneamente agli EG. Sicuramente da notare il midlaner Resolution: la sua stoicità nel non concedere morti mette in difficoltà le squadre avversarie al punto che queste sono costrette a prendere rischi non necessari per abbatterlo, rischi di cui i VGJ.Storm approfittano volentieri.

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