Pokémon esport? Una strada ora percorribile

La scelta di The Pokémon Company International di effettuare solo competizioni online e di bannare alcuni Pokémon avvicinano il franchise più redditizio al mondo agli esport
Pokémon esport? Una strada ora percorribile© Pokmon Company

La decisione da parte di PCI (The Pokémon Company International) di bannare (non permettere l'utilizzo) alcuni dei Pokémon più rilevanti e di continuare ad effettuare solo tornei online avvicina il brand di Pokémon al mondo esportivo standard che si è andato formando negli ultimi 10 anni.
Sebbene la seconda scelta sia stata "obbligata" per via della situazione emergenziale nel mondo, la prima potrebbe dare nuova vita al competitivo dei mostri tascabili (Pocket Monsters = Pokémon) e al gioco stesso.

La via dell'esport una nuova strada percorribile

Il franchise dei Pokémon nel 2018 ha raggiunto la vetta del più redditizio al mondo, grazie soprattutto alla vastità e capillarità del brand: videogiochi, giochi di carte, trasposizioni animate e non, peluche, gadget, ecc.
Questa forza è però legata a doppio filo al primissimo progetto del franchise: il videogioco. Infatti, se da un lato è da questo che tutti gli altri prodotti traggono linfa vitale, dall'altro c'è la necessità di una frequente produzione di nuovi videogiochi da cui appunto poter trarre idee e i prodotti non più così tanto secondari.

I videogiochi Pokémon nel corso degli anni sono usciti sempre più frequentemente, senza lasciare agli sviluppatori "tempo di manovra". Nel corso del tempo però, gli stessi amanti del mondo e del videogioco Pokémon hanno ravvisato (prima) e manifestato (poi) una mancanza di "cura dei dettagli" degli stessi titoli del prodotto originale. Un corto circuito che rischia di interrompere la catena di profitto che la stessa Nintendo non può lasciarsi sfuggire.

L'esport potrebbe essere la scelta giusta da far intraprendere al mondo dei Pokémon, lasciando quel tempo che serve in più a Game Freak (casa di sviluppo di Pokémon) per produrre un nuovo titolo, senza trascurare però il profitto. Infatti la sempre maggior risonanza che gli esport stanno avendo nel mondo di oggi (e che avranno in quello di domani) permetterebbe di non andare in perdita e mantenere alte le attenzioni dei giocatori.

Competizioni esportive strutturate che si aggiornano con il tempo, permettendo momenti di respiro e di cambiamento. Partecipazione gratuita e remota per (quasi) tutti i giocatori. Una costruzione semplificata (già introdotta con i nuovi titoli Spada e Scudo, ma volendo ancor più semplificabile) degli stessi Pokémon che andranno a comporre le squadre dei giocatori, potrebbero tenere nuovi e vecchi fan interessati al titolo Pokémon, fino a che uno nuovo non sarà pronto con il giusto tempo di elaborazione di Game Freak.

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