Apex Legends: Respawn non è al lavoro su una funzione di riconnessione

Le priorità degli sviluppatori risiedono altrove, in particolare nella stabilità delle connessioni.
Apex Legends: Respawn non è al lavoro su una funzione di riconnessione

Apex Legends, Battle Royale sviluppata da Respawn Entertainment, è stato reso disponibile poco più di un mese fa. Essendo un titolo incentrato esclusivamente sul multiplayer, è ovvio che la sua “immaturità”, unita alle difficoltà generate dall’enorme afflusso di utenti che hanno giocato il titolo (che hanno superato in quattro settimane i cinquanta milioni), abbia provocato qualche problema. In particolare, uno dei difetti che maggiormente si lamentano di Apex Legends riguarda la relativa instabilità, sia delle connessioni alle singole partite sia del gioco in generale. Detto in altri termini, non è raro che gli utenti si ritrovino sbalzati fuori da una partita già iniziata (e magari anche in fase avanzata) a causa di una disconnessione o di un crash.

Il problema centrale risiede nel fatto che non è attualmente possibile, per un giocatore che subisca la suddetta sorte, ritornare nella medesima partita. E ciò risulta particolarmente grave a causa della struttura dell’unica modalità che per il momento Apex Legends offre, ovvero una Battle Royale a squadre composte da tre giocatori ciascuna. Una squadra in cui da tre si passa irreversibilmente a due per effetto di una spiacevole disconnessione si ritrova in evidente svantaggio rispetto a tutte le altre, con la conseguenza che si creano squilibri in partita.

Interrogata in merito alla possibilità di aggiungere una funzione che permetta in questi casi al giocatore di riconnettersi, Respawn ha risposto tuttavia che non è attualmente al lavoro su niente di simile, e ciò per due ragioni. In primo luogo, darebbe eccessivo spazio a possibili abusi da parte degli utenti; in secondo luogo, gli sviluppatori ritengono che il tempo e le risorse a loro disposizione siano meglio spesi se concentrati sul sistemare i problemi di stabilità, “in modo che una tale funzione non sia necessaria”. Piuttosto che lavorare a valle, quindi, il team di sviluppo preferisce rivolgersi a monte, e affrontare le radici della questione. Un intento lodevole, purché si riesca davvero a risolverla. Siamo comunque fiduciosi che così sarà, vista già l’ottima capacità di Respawn di gestire altre problematiche; come quella dei cheater, 350.000 dei quali sono stati bannati dal rilascio di Apex.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi

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