Sembrava che Apex Legends, la Battle Royale free-to-play di Respawn Entertainment, in virtù delle sue molteplici qualità e attitudini innovative per il genere, sarebbe diventato un serio concorrente di Fortnite, che per tanto tempo ha dominato la scena della Battaglia Reale; e per un certo periodo, appena successivo alla sua uscita, è stato così. L’ascesa iniziale, che ha portato il titolo a raggiungere le 40 milioni di ore viste su Twitch (nota piattaforma di streaming) a Febbraio, ha addirittura permesso ad Apex di ottenere una partnership con ESL, nonché di diventare protagonista di tornei come il Twitch Rivals; in questo modo, il gioco è diventato in modo estremamente rapido uno degli eSport più rilevanti del momento.
Cionondimeno, guardando i numeri totalizzati da Apex Legends negli ultimi tempi, la situazione appare purtroppo ben diversa: dal report denominato StreamElements ricaviamo che dal picco di ore visualizzate a Febbraio siamo passati ad un più modesto “watchtime” di 10 milioni di ore. Inoltre, nel corso del mese di Marzo, appare evidente come solamente due dei dieci maggiori streamer della piattaforma abbiano continuato a giocare ad Apex regolarmente, il che ha certamente contribuito al progressivo declino della BR. Allo stesso tempo, dopo un calo registrato dopo l’uscita di Apex, Fortnite sembra ora in ripresa rispetto all’avversario, ed è tornato a 20 milioni di ore di watchtime, rimanendo così saldamente in testa alle classifiche.
Il declino di Apex Legends rispetto ai suoi inizi ha allertato anche gli investitori, che torneranno di conseguenza a rivolgere il proprio interesse a Fortnite qualora la discesa dovesse continuare. Brutte notizie queste per Electronic Arts, publisher di Apex, che dopo le vendite sottotono di Battlefield V e Anthem necessita assolutamente di un titolo “forte”.
Quali siano le cause del declino, non possiamo saperlo con certezza. Sicuramente il fattore novità ha giocato un ruolo importante nel successo iniziale, unito al nuovo modo di intendere la Battle Royale; scemato quello, è naturale che la popolarità scenda. Inoltre, la colpa è forse in parte da attribuire a Respawn Entertainment, che non è stata costante nell’aggiornare ed arricchire un titolo con così alto potenziale (cosa che invece non si può decisamente dire di Epic Games).
In ogni caso, ci sembra affrettato affermare che Apex Legends sia “morto”: l’utenza è ancora numerosa, e la sua rilevanza come eSport rimane un punto fermo. Certo è che gli sviluppatori dovranno impegnarsi di più e introdurre qualche vera novità se vorranno mantenere attiva la community, nonché continuare a fare concorrenza a Fortnite Battle Royale.
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