In occasione del Collect IT, il primo card show organizzato in Italia, Giorgio Chiellini – invitato speciale di Topps, licenziatario ufficiale UEFA per la collezione di carte e figurine collezionabili e giocabili di Euro 2024 – ha parlato della sua esperienza in Nazionale e ha detto la sua sui prossimi Europei, in partenza tra una decina di giorni in Germania.
Cosa ne pensi dei giocatori pre-convocati da Spalletti per la Nazionale che ci rappresenterà a questi europei?
"Io credo che Spalletti sia la garanzia più grande di questa Nazionale, quindi bisogna fidarsi di lui, seguire quello che ha in testa e che sta preparando per gli Europei. Sono convinto che riuscirà a farci vivere un grande mese e una grande estate"
Qual è il tuo pronostico per gli Europei? Quali squadre si contenderanno il titolo?
"In generale penso che Francia e Inghilterra e Portogallo siano le grandi favorite e abbiano tutto per soddisfare le aspettative di essere le favorite. L’Italia la trovo in seconda e terza fascia, però sarà un Europeo equilibrato. Ormai nel calcio l’informazione si è globalizzata, tutte le nazionali, anche quelle un po’ più deboli, diventano difficili da battere. L’emozione conterà tanto, arrivarci nelle migliori condizioni fisiche anche quindi… dai, manca poco e non vedo l’ora che inizi!"
Pensi che l’Italia ci regalerà altre notti magiche per questo europeo?
"Io me lo auguro! Penso che questa squadra abbia davvero le potenzialità per regarlarci altre notti magiche. Devono godersi questo mese, viverla con entusiasmo e spensieratezza, perché può essere davvero la chiave"
Che effetto ti fa vivere l’aria da pre-europeo dall’altra parte, ovvero dagli spalti?
"Sono arrivato a questa scelta, che poi risale a pochi mesi fa, ma che maturavo da un po’ di tempo, e me la sono goduta fino all’ultimo. Ho sempre deciso di fare un passo indietro prima che sia qualcun’altro a deciderlo per me. Sono sereno, è bello e sono col cuore vicino a quelli che erano i miei compagni fino a poco tempo fa e anche ai ragazzi che sono appena arrivati in Nazionale. È un modo diverso di vederlo, che poi in fin dei conti è come lo guardavo vent’anni fa quando ero un ragazzino. Ora è ancora più bello perché ho la possibilità di tutti i contatti dentro e quindi di viverlo ancora con più coscienza e conoscenza".
Sei un collezionista? Hai un aneddoto speciale legato a questa passione?
"Io nasco come collezionista di figurine, cresco e divento anche collezionista di carte. Questi due anni in America ho vissuto e capito davvero cosa sono le carte [da collezione] nella loro cultura. Lì c’è una passione smisurata, ho trovato compagni di squadra che mi hanno portato figurine mie vecchie e credo che ci sia l’opportunità di portare [a questi livelli] questa cultura e passione anche in Europa e Italia. Un ricordo particolare è che lo scorso anno aprendo un mazzo di Topps ho trovato la mia carta e quella di [Andrea] Barzagli insieme entrambe firmate, quindi ero stato pure fortunato. E me le sono tenute!"