Il futuro della eSerie A Tim secondo PG Esports: "Il pubblico dal vivo"

Il product owner di PG Esports ci ha raccontato qual è il contributo del tournament organizer italiano nel campionato di FIFA 23.
Il futuro della eSerie A Tim secondo PG Esports: "Il pubblico dal vivo"

La eSerie A Tim 2023 ha da poco concluso la regular season del Girone A con l’Hellas Verona primo in classifica, seguita da Fiorentina e Salernitana. Nell’attesa degli incontri del ritorno del Girone B, in programma il 14 e 15 marzo, è opportuno conoscere i vari attori che dietro le quinte operano per la buona riuscita dello spettacolo che poi noi utenti osserviamo in streaming. Tra gli organizzatori, oltre Infront e Lega Serie A, fin dalla prima edizione c’è anche PG Esports, tournament organizer italiano conosciuto in Italia anche per le competizioni, tra le altre, di League of Legends e Rainbow Six Siege.

Il contributo di PG Esports

Luca Cangiano, product owner per l’azienda proprio sulla eSerie A Tim, ci ha raccontato qual è il ruolo esatto di PGE: “Il nostro compito è quello di aiutare Lega Serie A e Infront a realizzare un prodotto di qualità che rappresenti una sintesi tra il mondo del calcio e quello degli esport. Il nostro contributo infatti parte dalla progettazione e dalla realizzazione di un formato competitivo adatto al mondo videoludico ma che sia fruibile per un pubblico più ampio. Negli anni il nostro contributo si è evoluto poi fino ad arrivare alla produzione vera e propria degli eventi e delle trasmissioni, di fatto supportando Lega Serie A nella transizione verso un linguaggio più familiare al pubblico esportivo”.

L’evoluzione della competizione

Negli anni la eSerie A Tim si è evoluta cercando di venire incontro alle esigenze del giovane pubblico degli esports, differente da quello degli sport tradizionali. In particolare, secondo Cangiano, “il cambiamento più evidente è stato quello relativo al taglio da dare alla trasmissione. Dalla tipologia di allestimento dello studio agli ospiti da coinvolgere, dal formato della competizione al tone of voice della trasmissione: ci si è gradualmente spostati verso un tono più “informale” e forse più naturale per chi proviene dal mondo dell’esports”.

Il rapporto con i player

Oltre che con gli utenti finali, ovvero gli spettatori, PG Esports deve saper gestire sapientemente i rapporti anche con i club, le organizzazioni esports e i videogiocatori professionisti. In modo differente, ha commentato Cangiano, rispetto alle altre competizioni gestite dal tournament organizer: “Se infatti siamo soliti gestire rapporti e comunicazioni con i player e con le squadre in maniera diretta, per la eSerie A TIM c’è invece la necessità di confrontarsi con i club che partecipano alla competizione. Ci sono quindi dei passaggi formali che vanno necessariamente fatti attraverso Lega Serie A, anche se nel quotidiano ci troviamo ad interfacciarci con player e organizzazioni esport con cui lavoriamo già da anni”.

Il futuro del campionato

La eSerie A Tim, pur con i suoi lunghi tempi, si sta trasformando in un prodotto di alta qualità televisiva che inizia a piacere anche agli appassionati del calcio tradizionale. Ma cosa manca ancora per fare il salto definitivo? “Personalmente, mi piacerebbe molto poter avere del pubblico durante le trasmissioni”, ha risposto Cangiano. E il motivo è semplice: “La community di FIFA è tra le più appassionate con cui abbia avuto modo di lavorare e permettere ai fan di incontrare i protagonisti del campionato aiuterebbe molto in termini di engagement e di storytelling”.

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