Aloy, una donna reale protagonista del mondo dei videogiochi

Cacciatrice, avventuriera, eroina; Horizon Forbidden West fa vestire ai giocatori i panni di un personaggio profondo e completamente slegato dagli stereotipi di genere.
Aloy, una donna reale protagonista del mondo dei videogiochi

Il mondo dei videogiochi è spesso un pioniere sia in campo tecnico sia in campo narrativo. Gli ultimi anni hanno visto l'emergere di alcuni personaggi femminili così ben sviluppati che sono diventati rapidamente lo standard non solo per l'industria videoludica, ma anche per quella cinematografica. Già alla sua prima apparizione nel 2017, Aloy ha fatto la storia.

La protagonista

Protagonista di un videogioco acclamato da critica e pubblico come uno dei migliori della sua generazione, Horizon Zero Dawn, ora la guerriera "dai capelli di fiamma" è tornata in un sequel, Horizon Forbidden West, che è riuscito a stupire anche più del suo predecessore. A lei Sony ha dedicato una statua che si erge nel mezzo di Firenze (chiamata Placeholder perché tiene letteralmente il posto a tutte le grandi donne italiane che ancora non ne hanno una) e Vanity Fair Italia ne ha fatto la star della copertina nel numero del 18 febbraio. Aloy ha ridefinito il ruolo di eroina grazie alla sua intelligenza emotiva, al suo carisma e alla sua forza di volontà.

L'obiettivo degli sviluppatori

Gli sviluppatori di Guerrilla Games hanno creato un personaggio libero da qualsiasi tipo di stereotipo di genere a cui il mondo dei videogame ci ha, tristemente, abituato. Non c'è traccia della sessualizzazione tipica di questo medium (la vita impossibilmente stretta, le labbra carnose, il seno pronunciato o vestiti succinti) bensì un normalissimo viso lentigginoso e la corporatura tonica di chi deve cacciare, cavalcare, combattere ed esplorare per sopravvivere. "Circa il 42 per cento dei player sono donne. Siamo riusciti a creare un personaggio che piace ai giocatori indipendentemente dal fatto che siano maschi o femmine" ha detto una delle creatrici dell'universo di Horizon Angie Smets; pochissimi altri titoli (The Last of Us Parte II per esempio) possono vantare un pedigree di questo livello.

Un lavoro concettuale

Il lavoro degli sviluppatori e degli autori del gioco non si è fermato qui: l'intelligenza emotiva di Aloy e il suo approccio insieme curioso ed empatico incarnano una delle grandi risorse del genere umano, trasformare le proprie debolezze in punti di forza. Nel mondo post apocalittico in cui è nata, Aloy è un'emarginata che è stata allontanata dalla propria tribù. Questo la rendeva insicura nei confronti diretti ma quando si è resa conto del suo potenziale e della forza che le danno le sue amicizie, ha trasformato il suo senso dell'umorismo e il suo intuito in strumenti per disarmare e sconfiggere i prepotenti del suo mondo. Aloy è una persona vera che può insegnare a tutti coloro che vorranno vestire i suoi panni ad accettarsi e definire sé stessi in base alle proprie passioni non in base al proprio genere.

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