I Pokémon sono un Esport generazionale e l’Italia ha già 2 campioni

Siamo stati ai campionati europei dei molti eSport targati Pokémon e abbiamo incontrato le due giovani promesse italiane che sono arrivate in finale.
I Pokémon sono un Esport generazionale e l’Italia ha già 2 campioni

Ci sono poche cose che, come i Pokémon, accomunano tutti i nati dopo gli anni '90. Quest'anno i Mostri Portatili compiono 25 anni e non ci sono mai stati così tanti modi di viverli. Ci sono i videogiochi, le carte collezionabili, i cartoni animati, i film e gli eSport. Dopo due anni di pausa per colpa del Covid, le competizioni ufficiali del mondo Pokémon sono tornate, e noi siamo andati nientemeno che agli Europei per vedere come i molti italiani qualificati se la sarebbero cavata contro gli altri campioni del vecchio continente.

Il torneo

Dopo tre giorni di piazzamenti, scontri all'ultimo Pokémon e battaglie sul grande palco dei Pokémon Championships Europe 2022, un giocatore e una giocatrice italiani sono arrivati alle finali delle loro categorie, rispettivamente Junior e Senior. La battaglia è stata serrata ma Francesca Zaio (12 anni) è riuscita ad adattarsi all'ultimo secondo: "Ho un po' improvvisato la mia strategia e ho avuto fiducia nei miei Pokémon - ci ha raccontato appena scesa dal palco della fiera di Francoforte - Mi sono divertita tantissimo, e anche se ho perso ci sta sempre provare. Non vedo l'ora dei prossimi eventi!" Il suo collega Alessandro Marchionne (16) ha calcato il palco della finale della categoria Senior, ma la sua scalata al successo è stata interrotta da Nicholas K. (austriaco). "Ero fiducioso quando sono salito sul palco, mi sono allenato tanto negli ultimi quattro anni. Sono soddisfatto del mio torneo, potevo giocare meglio in finale ma ho fatto delle mosse discrete. É davvero bello tornare a fare tornei dal vivo dopo due anni".

Il bilancio

Entrambi i nostri player possono vantare il titolo di vice-campioni europei di Pokémon Spada e Scudo, non male per il primo evento dal vivo di entrambi. Se dovessimo fare un bilancio di questi campionati appena conclusi, la cosa che ha fatto più piacere in assoluto è stata la presenza massiccia di player italiani. Purtroppo non c'è stato nessun finalista nella categoria Master, i player che si contendono un invito diretto al mondiale, ma questo non vuol dire che l'Italia non sarà alla competizione più importante dell'anno nel mondo Pokémon. Il sistema a punti di questa stagione (unito al fatto che i punti del 2020 non sono scaduti causa Covid) ha comunque già assicurato a diversi nostri connazionali un posto ai campionati del mondo che si terranno a Londra ad agosto.

Anche Pokemon Go!

La grande novità di questo europeo è stata la presenza di Pokémon Go, ora ufficialmente nel circuito competitivo Play! Pokémon. É un eSport giovane ma, nonostante i problemi tecnici, sta crescendo e, con la sua enorme playerbase, sarà uno degli videogiochi competitivi per mobile che cresceranno di più nei prossimi anni. Le altre discipline dei Championship erano il competitivo classico di Spada e Scudo e il gioco di carte collezionabili (TGC). Dopo una battaglia intensissima sono stati il brasiliano Gustavo Wada e lo spagnolo Eric Rios a portarsi a casa rispettivamente il titolo di campione europeo del gioco di carte dei Pokémon e campione europeo di Spada e Scudo. L'evento è stato divertente e un piacevole ritorno al contatto diretto con i giocatori, le loro console e il loro spirito competitivo. Dopo il prossimo Championship in Ohio sarà la volta dei mondiali, dove ritroveremo tanti player italiani nella speranza di riportare nel nostro Paese il titolo di campioni del mondo di Pokémon.

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