In difesa di Hogwarts Legacy: la recensione di un gran gioco

Il titolo di Avalanche Software è un monumento all'inclusione e cattura alla perfezione la gioia della vita a Hogwarts.
In difesa di Hogwarts Legacy: la recensione di un gran gioco

Avremmo tutte le ragioni per chiedere a gran voce il boicottaggio di Hogwarts Legacy a causa dei legami del titolo con l'autrice di Harry Potter e nota attivista contro i diritti delle donne trans J.K. Rowling. Il motivo è semplice: comprando il gioco una parte dei vostri soldi andrà direttamente nelle sue tasche grazie ai diritti d'autore. Avremmo tutte le ragioni per farlo, ma non lo faremo, perché vorrebbe dire combattere un'ingiustizia con un'altra ingiustizia. Le migliaia di persone che hanno lavorato per anni a Hogwarts Legacy non si meritano che l'eccellente videogioco che hanno confezionato venga messo in ombra dalla figura scomoda della Rowling, tanto più che Warner Brothers Games, la casa madre di Avalanche Studios, ha più volte sottolineato che l'autrice non ha avuto nulla a che fare con il progetto. Per questa recensione, quindi, abbiamo deciso di separare di netto l'arte dall'artista liberando Hogwarts Legacy dalle catene d'odio e pregiudizio che attanagliano l'autrice di Harry Potter e analizzandolo per quello che è: un bellissimo videogioco sulla magia.

Hogwarts Legacy: separare l'arte dall'artista - recensione 

Una storia avvincente

Hogwarts Legacy è ambientato nel 1890 e i giocatori vestono i panni di un mago completamente personalizzabile (già a questo step si nota l'attenzione dei designer che non hanno posto alcun vincolo di genere alla creazione del personaggio) che per motivi a noi sconosciuti inizia a frequentare Hogwarts dal quinto anno. Avendo saltato i primi quattro anni di scuola di magia, al protagonista viene assegnato un mentore, il professor Fig, che farà da figura paterna mentre muoverete i primi passi tra i corridoi della scuola. Quello che doveva essere un semplice viaggio in carrozza da Londra alla Scozia, però, si trasforma in un incubo quando un drago infuso di magia oscura attacca la diligenza dove si trova il giocatore uccidendo un amico del professor Fig che si era unito per il viaggio.

Hogwarts Legacy: separare l'arte dall'artista - recensione 

Il giocatore e il suo mentore si salvano grazie a una strana chiave infusa di magia antica che solo il giocatore riesce ad attivare e che è stata consegnata dalla defunta moglie del professor Fig al suo amico, sperando che lui ne potesse decifrare il segreto. Una volta attivata, questa chiave si rivela essere una passaporta che teletrasporta il duo prima da qualche parte nelle Higland scozzesi, e poi nei sotterranei della Gringott, la banca dei maghi. Qui inizia l'avventura del vostro personaggio che, a causa di un legame con la potente magia antica (la stessa Lily ha usato per salvare Harry da Voldemort), si ritrova al centro di una cospirazione che potrebbe distruggere l'intero mondo magico. Diventa così indispensabile, che il vostro personaggio apprenda tutto quello che Hogwarts ha da insegnare per poter combattere i molti nemici che si trovano sul suo cammino. Così prende forma il flusso di gioco del nuovo titolo di Avalanche Studios che è riuscito a replicare perfettamente il ritmo di vita alla scuola di magia più famosa al mondo.

La magia di Hogwarts

Hogwarts Legacy sarà un sogno che si avvera per decine di migliaia di fan di Harry Potter perché per la prima volta potranno camminare per i corridoi della scuola di magia che ha popolato i sogni della loro infanzia. La cura per i dettagli e l'attenzione verso ogni minimo particolare che gli sviluppatori hanno messo nella mappa di gioco è incredibile. Dalla sala grande ai dormitori delle quattro casate passando per il campo da quiddich e la foresta proibita, è come se tutte le location dei film siano state digitalizzate e collegate tra loro. Molti luoghi che i lungometraggi non ci hanno fatto vedere, come il dormitorio dei Corvonero, sono stati ricreati dando forma alle descrizioni dei libri quindi anche chi non sceglierà quei noiosi dei Grifondoro avrà una bellissima camera e una sala comune dove passare il tempo e parlare con i propri compagni di casata.

Hogwarts Legacy: separare l'arte dall'artista - recensione 

A Hogwarts c'è tanto da imparare e questo gioco riesce a replicare alla perfezione quell'altalena tra lezioni e avventure che ci ha fatto innamorare dell'universo di Harry Potter nei primi film. Oltre all'avventura a base di magia antica e goblin traditori, infatti, il protagonista dovrà seguire le lezioni di pozioni, di difesa contro le arti oscure, di volo sulla scopa e molte altre. L'obiettivo è quello di imparare gli incantesimi per combattere e sopravvivere nel mondo magico ma essendo dei nuovi arrivati ai corsi del quinto anno abbiamo molto da recuperare. Per colmare questo vuoto i professori vi daranno dei compiti speciali da completare per poter accedere alla lezione successiva del loro corso: un ottimo modo per familiarizzare con le risorse di gioco e, ovviamente, per imparare incantesimi più potenti. Il minigioco che mima il movimento della bacchetta per lanciare una magia con una combinazione di comandi delle levette e dei tasti, poi, è un tocco di classe che ci ha fatto sentire di aver imparato qualcosa di nuovo andando a lezione in un videogioco.

Un combattimento molto calmo

Oltre a esplorare e a imparare, in Hogwarts Legacy si combatte e non poco. Creature malvagie, maghi oscuri e goblin cattivi sono solo alcuni dei nemici che dovrete sconfiggere per progredire con la storia e persino con i compiti dei professori. Nel vostro arsenale ci sono incantesimi iconici come Stupeficium, Wingardium Leviosa, Accio, Arresto Momentum, Alhomora, Reparo e molti altri tra cui le tre maledizioni senza perdono Avada Kedavra, Crucio e Imperio. Inizierete con un set abbastanza ridotto ma con le missioni principali e i compiti dei professori arriverete ad avere 26 incantesimi tra cui scegliere. Per dividerli in categorie, Avalanche Studios ha usato un sistema di colori (viola/giallo/rosso) su cui ha basato anche la meccanica di stordimento dei nemici. Alcuni maghi che dovete affrontare, infatti, hanno uno scudo di un colore specifico che li rende immuni a ogni altri tipo di incantesimo. Per sconfiggerli basterà usare l'attacco giusto per rompere il loro scudo e stordirli.

Hogwarts Legacy: separare l'arte dall'artista - recensione 

Questo sistema non è esattamente intuitivo nelle prime ore di gioco ma con la pratica tutto inizia ad avere senso. A darvi una mano c'è anche il fatto che Hogwarts Legacy non è un gioco frenetico e i combattimenti replicano la velocità di attacco e contrattacco che abbiamo visto nei film. In più avete a disposizione una schivata e l'incantesimo Protego che vi fa da scudo. C'è anche un sistema di livelli che guida la progressione e vi permette di sbloccare talenti e abilità con il consueto schema a punti (uno per livello) e non mancano una miriade di side quest per approfondire le storie delle persone che popolano il grande open world di Hogwarts Legacy. Oltre alla scuola di magia, infatti, potrete volare con la vostra scopa per tutti i dintorni del castello e a Hogsmeade per bervi una burrobirra ai Tre Manici di Scopa o per acquistare le varie risorse del gioco: pozioni, ingredienti e attrezzatura. La vostra armatura, infatti, è composta dai vestiti che indossate, ognuno dei quali porta un beneficio alla salute, all'attacco o alla difesa.

Il verdetto 

C'è davvero tantissimo da fare e da esplorare in Hogwarts Legacy e ogni cosa è intrisa di quello spirito magico che rende le cose più semplici e più avventurose. Quello che abbiamo provato è davvero un gran gioco che ci sentiamo di promuovere a pieni voti perché è esattamente tutto quello che il wizarding world dovrebbe essere, lontano dalla tossicità e dalla mediocrità che ha assillato l'universo di Harry Potter negli ultimi anni. Passeggiare per i corridoi di Hogwarts, mettere insieme una pozione alla classe che sarà del professor Piton o farsi un giro sulla propria scopa tra i torrioni gotici del castello è un'emozione che solo un videogioco così profondo può regalare, almeno finché la magia non la scopriamo per davvero. Hogwarts Legacy, poi, fa sentire chi gioca sempre benvenut? perché si prende il suo tempo per permettere al protagonista e ai personaggi intorno a lui di essere gentili. Il conflitto c'è e le emozioni si fanno sentire ma il modo in cui sono stati scritti e interpretati i i dialoghi, le spiegazioni e persino i confronti più duri elimina quella sensazione di ineluttabilità che sembra essere la cifra stilistica della maggior parte dei titoli in uscita. Se sceglierete di dare il vostro tempo a Hogwarts Legacy questo gioco vi ricompenserà con una bella storia, un mondo meravigliosamente dettagliato da esplorare e un sistema di combattimento che vi farà sentire dei veri Auror.

- di Riccardo Lichene

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