Warzone Mobile: la recensione del miglior battle royale per smartphone

Warzone è approdato su smartphone con successo nonostante qualche compromesso
Warzone Mobile: la recensione del miglior battle royale per smartphone

Il battle royale di Call of Duty non ha bisogno di presentazioni. É uno dei pilastri di Activision, e ora punta ad ingrandirsi ancora di più grazie all'approdo su mobile. Dopo averci giocato per tutto il suo weekend di debutto possiamo dire che, anche se con qualche compromesso, Warzone Mobile è un'esperienza divertente e completa che amplierà ancora di più il panorama di CoD.

Se siete fan di questo franchise, la prima ragione per dare una possibilità a questo battle royale per mobile è il ritorno di Verdansk. La mappa di lancio, infatti, è la stessa con cui Warzone ha fatto il suo debutto e sarà un bel viaggio nel passato per coloro che ci hanno speso molto tempo. La seconda ragione è la cross-progression: tutti i progressi che farete su mobile si trasferiranno sul vostro account principale e tutti i cosmetici esclusivi che otterrete su smartphone (qui la lista delle iniziative di lancio) saranno trasferiti al vostro account principale.

Warzone Mobile: la recensione del battle royale di CoD

Se avete a disposizione un controller (e tutti coloro che giocano da console ce l'hanno) vi basterà collegarlo al vostro telefono per avere un'esperienza simile, almeno a livello tattile, a quella a cui siete abituati. Se non lo avete a disposizione preparatevi a una buona dose di scomodità e di calore perché i controlli touch sono comodi, certo, ma non permettono in alcun modo di essere competitivi o di sopravvivere a situazioni concitate. In più, anche su telefoni top di gamma (noi lo abbiamo giocato su un iphone 15 Pro) questo gioco scalderà parecchio e mangerà la vostra batteria in meno di due ore di gioco.

Le modalità disponibili al lancio sono Battle Royale a squadre (quartetti o duo) per 120 giocatori, Royal Mobile (squadre o solo) per 78 giocatori, entrambe su Verdansk, Rebirth Ritorno a squadre su Rebirth Island (36 giocatori) e due playlist multigiocatore per 12 giocatori: Moshpit e Shoot the Ship. Questo vuol dire che non c'è solo battle royale ma anche multiplayer classico sei contro sei. Di divertimento ce n'è tanto se siete fan di Warzone e la possibilità di riempire una pausa pranzo con una bella partita potrebbe ribaltare le sorti di una giornata di lavoro o di studio.

Warzone Mobile: la recensione del battle royale di CoD

C'è qualche precisazione da fare però: la prima è che il sistema di matchmaking non differenzia tra chi usa i controlli touch e chi usa un controller (in netto vantaggio), la seconda è che ci sono diversi bot, almeno per ora, per riempire in fretta i 120 posti disponibili ad ogni partita del battle royale. Se questi sono problemi facilmente risolvibili, dovrete fare l'abitudine ad alcuni compromessi inevitabili per portare esperienze di questo tipo su smartphone.

Tolta la necessità delle cuffie per godere dell'audio spaziale e individuare i nemici dai loro passi, quello che ci ha lasciato più sorpresi è stata la qualità grafica che, nonostante le promesse di Activision di un'esperienza di altissimo livello, resta quella che ci si aspetta da un battle royale per mobile, forse addirittura un pochino migliore. Il framerate non è riuscito mai a superare i 40 fps nelle situazioni più frenetiche e, lo ribadiamo, il consumo di batteria è enorme. Dal 100% allo 0% in meno di 90 minuti è stato un calo che non ci è mai capitato.

Warzone Mobile: la recensione del battle royale di CoD

Una volta tenuto conto dei compromessi, però, Warzone Mobile si configura come un'esperienza sparatutto tra le migliori disponibili nel mondo degli smartphone: reattiva, personalizzabile, divertente e soprattutto connessa con il resto dell'ecosistema e non separata come CoD Mobile. La progressione condivisa terrà i vostri operatori sempre aggiornati e sarà la materializzazione del portare sempre con voi l'esperienza videoludica che vi appassiona. Ora non ci resta che monitorare questa nuova piattaforma per capire come cambierà e come si evolverà insieme alla versione per Pc e console.

-di Riccardo Lichene

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