La prima volta non si scorda mai. Una frase retorica che ben si sposa con la vittoria nel Six Charlotte Major dei Dark Zero. Primo acuto internazionale per l’organizzazione nordamericana, che ha chiuso anche la porta al passato. Il Covid, infatti, ha condizionato e non poco le competizioni esports legate a Siege. Il percorso è stato lento, graduale e quasi estenuante. Perché dalle competizioni regionali (i Dark Zero hanno portato a casa il Six August Major nordamericano nel 2020, ndr) si è passati ai tornei in Lan, ma a porte chiuse. Dopo lo tsunami causato dal Coronavirus, Ubisoft ha comunque mantenuto un atteggiamento prudente.
Si riparte da Charlotte
Il Six Charlotte Major è stato l'evento della rinascita, con il pubblico che ha gremito gli spalti. Nel condominio più ambito a prendersi il piano con la vista migliore, invece, ci hanno pensato i Dark Zero. Nell’ultimo atto, gli Astralis hanno provato a vestire i panni dell’inquilino rumoroso, trascinando la contesa fino all’ultima mappa. Villa (8-7) e Oregon (7-3) i capisaldi degli Astralis, Clubhouse (7-3) e Confine (7-4) quelli del quintetto avversario. Su Banca, però, la maggiore esperienza dei Dark Zero ha fatto tutta la differenza e il 7-3 che ha chiuso i giochi ha permesso a Canadian di mettere in bacheca l’ennesimo trofeo di una carriera stellare.
L'immortale Canadian
Troy Jaroslawski (vero nome di Canadian, ndr) continua ad essere uno dei giocatori più rappresentativi dell’intera scena competitiva di Rainbow Six. Il trionfo nel Six Charlotte Major è solo la punta dell’iceberg di una carriera cominciata nel lontano 2016, anno zero delle competizioni di Siege. Nella sua personale bacheca ci sono due edizioni del Six Invitational: 2017 e 2020, rispettivamente con Continuum e Spacestation Gaming, oltre ad un titolo Pro League nella terza stagione dell’anno uno.
Dark Zero dominatori
La carica di Canadian, dunque, ha giocato un ruolo fondamentale nel successo di Charlotte. Un dominio iniziato nella fase a gironi. I Dark Zero hanno saputo mettere in fila G2, W7m Esports ed Heroic. Un raggruppamento dall’alto coefficiente di difficoltà superato agevolmente. La rincorsa verso il titolo è proseguita con qualche brivido, ma non c’è stato nulla da fare per Team oNe Esports e Team Liquid. Anche i player carioca, che hanno dominato la scena nell’ultimo periodo, hanno dovuto tirare i remi in barca davanti allo strapotere dei Dark Zero.