Fnatic & Pow3r, è addio

Ad annunciarlo sui social è stato lo stesso Pow3r che ha raccontato la propria esperienza con una delle org esports più importanti al mondo
Fnatic & Pow3r, è addio

“Da oggi la mia strada con i Fnatic si dividerà”, inizia così il messaggio di Giorgio Calandrelli, da tutti conosciuto come Pow3r, con cui annuncia l’addio all’organizzazione esports. Dopo cinque anni e mezzo i percorsi professionali del player e creator di riferimento italiano e di una delle realtà storiche del gaming internazionale si separano. “Abbiamo passato dei momenti incredibili, da quando Victor mi scoutò anni fa con un contratto terribile per diventare in tempo manco due settimane un giocatore professionista con un vero stipendio da tier 1”, ha raccontato Giorgio.

La carriera

La carriera competitiva di Pow3r è iniziata su Call of Duty ormai oltre 10 anni fa, diventando molto presto uno dei migliori player italiani e arrivando a giocare il mondiale. Negli anni successivi è poi passato da console a Pc, prima con Overwatch e poi con Fortnite, il gioco che lo ha definitivamente sdoganato al grande pubblico nell’era di massimo splendore del titolo targato Epic Games. È in quel momento che arrivano i Fnatic e lo contrattualizzano come player e creator: “Ho girato il mondo giocando per la squadra a cui si ispira il mio colore, ho realizzato il mio sogno da quando ho iniziato a fare il giocatore professionista e aspiravo ad entrare nel Real Madrid dei videogiochi. Non vi nascondo che ho ricevuto in questi anni offerte da altre squadre, anche più blasonate, ma essere una bandiera per tanti ragazzi che sognano un giorno di indossare questa divisa mi ha trattenuto qui”.

Fnatic per sempre

Giorgio ha solo splendide parole per i suoi Fnatic, tra i quali spera di aver lasciato un segno, come confidato nel messaggio sui social. “Tra noi giocatori all’interno dei Fnatic c’è un motto: Once a Fnatic, always a Fnatic. E posso confermarlo, sono stato per quasi 3 anni un professionista per loro per poi diventare un content creator e promuovere il gioco competitivo e l’hardcore gaming tramite la bandiera dei Fnatic, spero di aver lasciato l’impronta come altri giganti hanno fatto prima di me: Olof, Rekkles etc… Ora dopo 5 anni e mezzo le nostre strade si dividono, gli obiettivi e i percorsi cambiano ma questo lo è più per me, ormai dopo tanti anni nel mondo dei videogiochi e anche quelli esportivi voglio iniziare una nuova avventura, chi lo sa quali saranno i prossimi piani e magari proprio per l’Italia”.

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