Dall'Italia a Copenhagen: l'esports globale

Tra il campionato italiano di LoL targato PG Esports e il Major di Counter-Strike è stato un weekend di fuoco per gli appassionati
Dall'Italia a Copenhagen: l'esports globale

Da un lato la prima finale del nuovo campionato italiano di League of Legends, gestito ancora da PG Esports ma rebrandizzato in LIT - LoL Italian Tournament; dall’altro il primo grande evento di Counter-Strike, titolo fps di Valve che ha fatto tappa a Copenhagen. A conquistare il primo sono stati i Dsyre, organizzazione italiana diventata l’ottava squadra a vincere il campionato dalla prima edizione nel 2018. Il secondo invece è stato vinto dall’organizzazione ucraina dei Natus Vincere in un’arena totalmente sold-out da oltre 15.000 posti.

Dalla promozione alla vittoria

I Dsyre Esports sono l’esempio di chi ha definito un percorso graduale, arrivando alla massima serie di League of Legends partendo dal basso, vincendo prima il Proving Grounds, la serie cadetta, nell’estate del 2022 per poi guadagnarsi la promozione nella sfida playoff con gli allora Morning Stars. Superstite di questa costante salita è il jungler turco Rhilech, arrivato come un giovane sconosciuto ma promettente talento, che ha guidato i Dsyre negli ultimi tre anni. Un primo split chiuso al terzo posto, il successivo chiuso al secondo con la finale giocata dal vivo a Milano contro i Macko. Il terzo di nuovo in finale, ancora contro i Macko ma questa volta con un esito diverso: la vittoria.

Tra Juventus e Valorant

Per i Dsyre è il primo titolo italiano su League of Legends, loro che sono dominatori finora della scena di Valorant con la quale, tra pochi giorni, esattamente il 14 aprile, potrebbero segnare un’importantissima doppietta. I Dsyre sono anche i campioni in carica della eSerie A insieme alla Juventus su EA FC 24, dove potrebbero incrementare ancora di più il bottino. Dsyre e Macko adesso aspettano l’inizio dell’EMEA Masters, la Champions di League of Legends. Se i Dsyre partiranno direttamente dalla seconda fase di Group Stage, i Macko dovranno invece iniziare dal Play-In.

Lo spettacolo dal vivo di Copenhagen

Nella prestigiosa cornice della Royal Arena di Copenhagen si è invece giocato il giornoi di Pasqua il primo Major della storia di Counter-Strike 2, dopo lo scorso di Parigi datato ormai un anno fa che aveva chiuso l’epoca di Counter-Strike: Go. Il primo grande evento del nuovo corso storico di Counter-Strike è stato un successo che ha confermato come CS sia senza dubbi uno dei migliori titoli esports di sempre: e lo sarà ancora per molto tempo. Circa 15000 persone hanno affollato il primo Major organizzato sul nuovo sparatutto tattico targato Valve, cioè CounterStrike 2, seguito del più importante esport d’occidente, l’unico capace di riempire non solo Twitch ma anche importanti arene in giro per il globo. Nonostante si stia parlando di uno dei tornei più importanti non tutti, però, erano convinti di questo risultato e cioè che si potesse ripetere il successo degli eventi di CSGO.

Dubbi spazzati, adesso la Cina

La community sta infatti ancora maldigerendo il cambio di gioco e molti giocatori, tra cui l’equivalente di Cristiano Ronaldo di CS cioè S1mple, hanno appeso il mouse al chiodo per protesta contro un titolo non ancora perfettamente bilanciato. La mancanza della loro stella non ha impedito però al team ucraino dei Navi di vincere a Copenhagen circa 500.000 $ di montepremi, posizionandosi primi dopo aver vinto in finale contro i Faze, in una partita seguita da circa 1.800.000 persone contemporaneamente su Twitch. Counterstrike, quindi, è ancora molto più vivo di quanto i suoi detrattori vorrebbero far credere e riesce a coinvolgere masse oceaniche di persone in Europa puntando, però, all’oriente. Il prossimo Major, infatti, si terrà a Shangai con la promessa di allargare finalmente la base di spettatori anche in Cina.

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