Cina campione di League of Legends: e PG Esports fa il record

La squadra di Pechino ha trionfato nella finale mondiale del titolo Riot Games trasmessa in italiano da PG Esports.
Cina campione di League of Legends: e PG Esports fa il record

Ai mondiali 2021 di League of Legends la squadra cinese Edward Gaming, presentatasi alla competizione internazionale più importante del videogioco di Riot Games come campione del torneo nazionale LPL, ha sconfitto in finale i favoriti Damwon Kia, coreani e detentori del trofeo conquistato proprio in Cina un anno fa contro un’altra cinese, i Suning, scatenando decine di migliaia di tifosi scesi in strada o urlanti dalle proprie finestre per festeggiare il trofeo.

Rivincita morale

La vittoria degli EDG assume un significato che va oltre la competizione e coinvolge l’intera società cinese. Gli esports sono un tema molto sentito a Pechino (nonostante i minorenni secondo le nuove leggi possano giocare online solamente poche ore alla settimana) e ogni evento che coinvolga rappresentative o giocatori singoli cinesi diventa un’occasione di rivalsa e di orgoglio. Soprattutto in questo caso specifico dopo che, a poco meno di un mese dall’inizio del mondiale che si sarebbe dovuto disputare proprio in Cina, Riot Games aveva deciso di spostare il tutto a Reykjavik, in Islanda, a causa delle eccessive restrizioni introdotte dal governo cinese per tutelarsi dalla diffusione del Covid19.

Vittoria inattesa

La vittoria degli Edward Gaming ha poi un significato prettamente competitivo: la squadra cinese non è mai stata considerata tra le favorite per la vittoria finale per il torneo, né all’inizio della competizione né tantomeno quando è arrivata in finale. Una scarsa considerazione mostrata dalla maggior parte degli esperti dovuta forse a un gioco non troppo pulito: eppure dopo aver chiuso il girone con quattro vittorie e due sconfitte, hanno conquistato il loro primo titolo mondiale dopo aver superato gli RNG nel derby cinese, i Geng coreani in semifinale e i Damwon Kia in finale, sempre con il punteggio di 3-2 a dimostrazione della loro adattabilità e della capacità di evolversi durante la serie stessa. Interrompendo sul nascere, tra l’altro, quella che sembrava poter diventare il nuovo dominio coreano su League of Legends

Numeri da record

Ventidue squadre partecipanti, le migliori al mondo, hanno dato vita a una competizione ancora una volta gestita in modo sapiente e intelligente da Riot Games, nonostante le evidenti problematiche legate alla pandemia. Ancora niente pubblico dal vivo ma ciò non ha impedito a oltre 4 milioni di spettatori contemporanei distribuiti in tutto il mondo di assistere da casa propria alla finale (esclusi i cinesi i cui dati su altre piattaforme viaggiano verosimilmente sulle decine di milioni). Un numero a cui ha contribuito anche PG Esports, broadcaster ufficiale italiano che ha registrato un nuovo record infrangendo il muro dei 40.000 spettatori simultanei per la diretta italiana magistralmente condotta dal trio Lapo “Terenas” Raspanti, Roberto “KenRhen” Prampolini e Emiliano “Moonboy” Marini durante il match e dall’analyst desk composto da Giulia “Juniper” Migliore, prima donna in Italia a condurre un evento esports di tale portata, Dimitri “Noodlez” Zografos e Gabriele “Wolcat” Catterin.

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