I T1 trionfano su League of Legends in una finale da record

La squadra coreana ha conquistato il quarto titolo mondiale in una finale seguita da (almeno) oltre 6 milioni di spettatori
I T1 trionfano su League of Legends in una finale da record

Per la quarta volta nel corso della storia competitiva di League of Legends ad alzare al cielo la coppa del mondo, targata Tiffany, è stata l’organizzazione dei T1, la più vincente di sempre. Dieci titoli nazionali del campionato coreano LCK, due titoli internazionali del Mid-Season Invitational, adesso quattro mondiali, o Worlds come vengono comunemente chiamati. Sono di fatto il Real Madrid del titolo targato Riot Games, giocando però con mouse e tastiera anziché con i piedi. Se per quattro di loro è stato il primo titolo in assoluto, chiudendo il cerchio aperto un anno fa con la finale persa nel derby coreano con i DRX, per Lee “Faker” Sang-hyeok è invece il quarto trofeo.

Il più grande di sempre

Che Faker fosse il greatest of all time, il GOAT, come si usa dire oggi, non c’erano dubbi già da un po’ ma la vittoria del suo quarto mondiale ha ulteriormente confermato il suo trascendere un titolo esports come League of Legends. Ha vinto il quarto titolo a distanza di sette anni dal precedente ma soprattutto ha nuovamente vinto il mondiale a distanza di dieci anni dal primo, conquistato nel 2013 all’età di appena 17 anni. Oggi di anni, con un semplice calcolo, ne ha 27 e ha celebrato i suoi 10 anni di carriera competitiva, sempre al vertice, sempre protagonista. Anche dopo l’infortunio al polso che questa estate sembrava poter compromettere la sua professione e la sua corsa al mondiale. Invece è tornato più affamato di prima. Per comprendere quanto gli esports siano popolari in Corea, è sufficiente riportare che lo stesso presidente coreano Yoon Suk Yeol ha pubblicato un comunicato in cui si congratula con i giocatori dei T1 e l’intera organizzazione per aver “portato lustro a tutti i concittadini coreani”. Senza dimenticare che poche settimane fa la Corea ha vinto anche la medaglia d’oro agli Asian Games, i primi giochi asiatici in cui alcuni titoli esports hanno fatto parte del medagliere ufficiale accanto agli sport tradizionali.

Da Seul a Londra

La finale ospitata al Gocheok Sky Dome di Seoul, in Corea, è diventata l’evento esports più seguito di sempre secondo il portale Esportscharts: ha registrato un picco di 6,4 milioni di spettatori, un dato che potrebbe anche essere superiore quando arriveranno i numeri ufficiali del publisher. Uno spettacolo di luci, colori, musiche e competizione, decisamente simile per stile al Superbowl americano. Tra le New Jeans, gruppo Kpop, e la band virtuale degli Heartsteel, anche un enorme schermo curvo largo 110 metri e profondo 15 del peso di oltre 55 tonnellate. L’anno prossimo il mondiale tornerà in Europa con la finale che si disputerà a Londra il 2 novembre alla O2 Arena: la stessa dove sono passati gli U2, Beyoncé, Taylor Swift, l’NBA e le ATP Finals di Tennis. Nel 2024 a sfidarsi ci saranno invece i dieci migliori giocatori al mondo di League of Legends.

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