Mario Strikers Battle League Football: lo ha provato anche Trevisani

"Le nuove generazioni si avvicineranno a questo gioco con divertimento e scherzosità per poi scoprire che c'è una palla che rotola e due porte... li avvicinerà inevitabilmente al calcio giocato"
Mario Strikers Battle League Football: lo ha provato anche Trevisani

Riccardo Trevisani non ha bisogno di presentazioni quando si parla di telecronaca calcistica. Anche lui però ha avuto bisogno di un attimo per capire cosa stava succedendo quando Nintendo lo ha incaricato di commentare una partita di Strike, lo sport estremo simile al calcio protagonista del nuovo videogioco di Super Mario: Mario Strikers Battle League Football. "Normalmente sul calcio sono molto ferrato e preparato, qui ho dovuto imparare molto tra gli oggetti, gli ipertiri e tutte le stranezze del mondo di Mario - ha raccontato -. Ho vissuto una cosa diversa e ho sentito l'entusiasmo dei giocatori".

Coinvolgente e divertente

Nello Strike attaccare fisicamente i propri avversari non è solo permesso, è incoraggiato. Ci sono placcaggi, attacchi che farebbero svenire il più permissivo degli arbitri e dei tiri potenziati talmente forti da lasciare il portiere steso a terra. "Mario Strikers è meravigliosamente ipnotico, perché ti tiene incollato allo schermo con cose che nel calcio normale non esisterebbero mai - continua Trevisani -. Puoi buttare giù il tuo avversario in un misto tra calcio e battaglia mai visto". C'è di più, Nintendo ha progettato il gioco in modo tale da incoraggiare la formazione di squadre dilettantistiche che, allenamento dopo allenamento e torneo dopo torneo, riescono a farsi largo fino a competere in veri e propri campionati esportivi.

Un futuro da commentatore nei videogiochi?

Quando abbiamo chiesto a Trevisani se potrebbe mai vestire i panni del caster proprio per Battle League Football ha detto: "Mi piacerebbe moltissimo! Ho avuto fin dal primo momento la sensazione di trovarmi davanti a un eSport: c'è il livello tecnico, la composizione di squadra e la spettacolarità. Strikers è rivoluzionario e le squadre di calcio che vogliono guardare avanti possono prenderlo come esempio per il loro portafoglio competitivo". Lo stile di gioco di Battle League Football ha anche risvegliato nel commentatore ricordi di una notte indimenticabile di 16 anni fa: "Siamo sempre stati molto abili sulla fase difensiva e a metterla sul fisico. In Strikers questo aspetto è molto importante e, come nella finale dei mondiali del 2006, i giocatori italiani vincono con la fisicità, la testa e l'esperienza. Essendo un campo spazioso puoi mettere in piedi molte strategie quindi c'è modo di dare sfogo alle caratteristiche più corporee e aggressive. Siamo abili quando c'è da combattere".

La ricetta perfetta tra sport e esport

Tanta azione, gioco di squadra, "il caos che ti aspetti dal Regno dei Funghi" e della sana competizione: Mario Strikers Battle League Football sembra avere la ricetta perfetta per mettere a contatto Sport e esport ispirandosi anche a una tradizione del nostro passato: "Il mio primo pensiero quando l'ho visto giocato? Il calcio fiorentino. É la prima cosa a cui ho pensato quando stavo commentando!”

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