Legends Arceus: la recensione del nuovo gioco Pokémon

Il nuovo Pokémon Legends Arceus non è bello da vedere ma è una delizia da giocare con tante novità per risollevare la serie.
Legends Arceus: la recensione del nuovo gioco Pokémon

Pokémon Legends Arceus merita il vostro tempo. Soprattutto se siete fan della serie ma anche se cercate un primo approccio al mondo dei Pokémon (e vi è piaciuto Pokémon Go), questo nuovo capitolo della saga non ha paura di innovare gettando nuove fondamenta per l’universo dei mostri portatili. Mettiamo subito in chiaro una cosa: non è bello da vedere. Il comparto tecnico lascia molto a desiderare con animazioni macchinose, asset grafici bidimensionali, ambienti con texture copiate e incollate e un generale senso di trascuratezza verso tutto quello che è il piacere visivo di un videogioco. Pokémon Legends Arceus, però, vale i vostri soldi per quello che c’è da fare, non per quello che c’è da vedere. Detto questo ci sono davvero tante novità rispetto alla classica formula Pokémon che abbiamo visto in Spada e Scudo, novità che danno nuova linfa alla serie facendo ben sperare per il futuro.

Dove e quando è ambientato Legends Arceus

Pokémon Legends Arceus si svolge in quella che noi conosciamo come Regione di Sinnoh (quella di Diamante e Perla) ma essendo ambientato più di 150 anni prima degli eventi di Spada e Scudo, gli abitanti dell’epoca la chiamano Regione di Hisui. In questo tempo i Pokémon non sono ancora diventati i compagni di vita dell’umanità, sono misteriosi e ferali, e molti ne hanno paura. Il Team Galassia, però, (che non è ancora diventato l’antagonista che sarà in Diamante e Perla) ha deciso di studiarli e comprenderli. Per questo hanno inventato le Poké Ball e hanno fondato il corpo di spedizione di cui voi sarete l’ultima recluta appena arrivata. Il vostro obiettivo sarà indagare le origini di un misterioso squarcio spazio-temporale che si è aperto in cima al Monte Corona. Da questo fenomeno sono scaturiti dei misteriosi fulmini che hanno fatto infuriare i Pokémon regali, dei Pokémon più grandi, venerati dagli abitanti del luogo e considerati i protettori della terra. Questa recensione vuole restare assolutamente spoiler free quindi non vi dirà nient’altro sulla storia ma posso assicurarvi che i suoi sviluppi sono davvero interessanti e ricchi di spunti per quanto riguarda il futuro della serie.

Le stranezze di Arceus

Sicuramente l’elemento più distintivo del gameplay Legends Arceus è il suo sistema semi-open world. Non ha un’unica enorme mappa come Breath of the Wild ma ha una struttura a zone simile a quella di Monster Hunter. La mappa del gioco è divisa in regioni che si sbloccano progressivamente, ognuna delle quali contiene Pokémon e biomi diversi. La seconda “stranezza” di Arceus, e uno dei suoi punti di forza, è il nuovo sistema ibrido di cattura dei mostri portatili. Se in ogni altro capitolo del franchise per catturare un Pokémon bisognava iniziare un encounter (si deve caricare l’arena, cambiava la musica e iniziava la tipica struttura a turni di Pokémon) in questo nuovo titolo è possibile catturare i Pokémon semplicemente tirandogli contro una Poké Ball. Per farlo senza dare inizio al classico combattimento non dovrete essere individuati, per questo Game Freak ha introdotto alcune novità, tra cui la classica meccanica dello stealth nell’erba alta, la possibilità di accovacciarsi per fare meno rumore e un aumento dell’efficacia della Poké Ball se colpite alle spalle il Pokémon che volete catturare. Se il vostro bersaglio vi scopre o esce da troppe ball inizierà ad attaccarvi, a quel punto potete decidere se lanciargli contro uno dei vostri Pokémon per iniziare la battaglia a turni o se fuggire dandovela, letteralmente, a gambe. Grazie a questo sistema, acchiappare i Pokémon sarà molto più semplice anche perché dovrete catturarne molti di più per andare avanti nel gioco. La meccanica del completamento del Pokédex, infatti, è tornata ad essere il centro del sistema di progressione.

Come si progredisce in Legends Arceus

Anche da questo punto di vista in Legends Arceus è tutto nuovo: non ci sono più palestre e capi-palestra, per sviluppare il proprio personaggio e la propria squadra di Pokémon bisogna avanzare di rango (guadagnare delle stelle) e per avanzare di rango bisogna completare spedizioni catturando Pokémon e completando le voci del Pokédex. Qui entra in gioco l’altra grande novità di questo titolo: non basta catturare un Pokémon una singola volta per completare la sua scheda nel Pokédex. Ogni mostro portatile ha una serie di sfide da portare a termine per raccogliere tutti i dati necessari su di lui. Per esempio, per raggiungere il livello 10 (il massimo) di ricerca su Bidoof, e quindi completare la sua scheda, dovrete catturarne più esemplari, catturarne alcuni “pesanti”, sconfiggerlo in combattimento più volte, farlo evolvere, vederlo usare alcune mosse e completare una side quest a lui collegata. Catturando Pokémon, completando le loro schede ed esplorando il mondo si guadagnano sia i crediti di gioco sia la reputazione necessaria a sbloccare le nuove aree della mappa e fare in modo che i Pokémon ti ubbidiscano.

Pokémon ha le sue boss battle

Anche il sistema di combattimento è stato modificato così come la gestione delle mosse. Se un Pokémon guadagnerà abbastanza livelli di esperienza (5 secondo i miei calcoli) con la stessa mossa equipaggiata, la padroneggerà, sbloccando la tecnica rapida e la tecnica potente, due varianti dagli effetti particolari. La tecnica rapida ha una garanzia quasi assoluta di colpire per prima e con il Pokémon giusto e la mossa giusta potrebbe anche farvi attaccare due volte di fila. La tecnica potente aumenta i danni al costo di un ritardo nel sistema dei turni. Entrambe consumeranno il doppio dei PP rispetto alla tecnica tradizionale ma visti i nemici non proprio facili che vi troverete ad affrontare nelle prime ore di gioco è meglio conoscere bene tutto l'arsenale che si ha a disposizione. Alcuni di questi temibili avversari sono i nuovi Pokémon Alpha, degli esemplari più grandi, e di livello più alto rispetto alla media che vi attaccheranno non appena si accorgeranno di voi. Io stesso ne ho catturati un paio colpendoli di sorpresa con una Mega Ball ma è estremamente raro. Questi Pokémon, oltre ad avere gli occhi infuocati, sono molto aggressivi e picchiano molto forte, se decidete di affrontarli preparatevi bene. Veri e propri boss del gioco, infine, i Pokémon Regali hanno degli encounter dedicati, un misto di schiva e lancia alla Dark Souls e le classiche battaglie a turni della serie. Il misterioso fulmine che vi dicevo ha colpito questi Pokémon regali facendoli infuriare, il nostro obiettivo è calmarli lanciandogli contro dei sacchettini contenenti il loro cibo preferito e menarli fortissimo con la nostra squadra di Pokémon. È certamente una novità divertente ed intrigante ma alcuni bug rendono un paio di encounter particolarmente frustranti.

Il verdetto

Per non lasciare nulla di intentato lo dirò un’ultima volta: la grafica di questo titolo è molto povera. Per nessun motivo vi consiglio di giocare in modalità docked (a meno che non vogliate vedere ogni singolo pixel), i bug non mancano e, a vote, la pochezza nella realizzazione artistica del mondo di gioco rovina l’intera esperienza. A Game Freak, però, tutti i soldi che non hanno investito in grafica li hanno investiti in un game design rivoluzionario che dà alla serie nuove prospettive e nuovi orizzonti. Questo Pokémon è come molti (me compreso) si immaginavano che la serie sarebbe stata sulla Switch. Abbiamo avuto un assaggio con le zone aperte di Spada e Scudo e ora quel concept (con catture migliorate e tutti gli elementi di steath e di schivata) è completamente realizzato. Il crafting è un po’ legnoso e la progressione è un po’ lenta nei primi livelli ma questi sono tutti aspetti che si possono aggiustare col tempo. Per spiegarvi la mia speranza per il futuro dopo averlo finito userò un vecchio esempio: da bambino mi dicevano sempre che è sempre meglio fare una torta brutta e buona piuttosto che farne una bellissima ma che sa di segatura. A vederlo da fuori Pokémon Legends Arceus sembra quasi il vomito di uno Snorlax che ha fatto indigestione di baccaliegie ma quando lo assaggi capisci che gli ingredienti sono quelli giusti, serve solo un po’ più di pasta di zucchero.

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