Continua ad aumentare l'interesse che la scena esport mondiale rivolge al delicatissimo tema della salute mentale dei giocatori professionisti. Poche settimane fa, infatti, vi avevamo raccontato dell'iniziativa nata in Gran Bretagna tra la BEA e la TTE volta ad aumentare la consapevolezza e a stimolare la discussione sul tema del benessere mentale all'interno della scena dei videogiochi competitivi.
Oggi è invece il turno della CSPPA (Counter-Strike Professional Players’ Association), che in un comunicato ufficiale ha reso noto l'inizio di una collaborazione a tre con la University of Chichester e con la University of Winchester. Il fine della partnership è quello di condurre studio approfondito e dettagliato sulla questione del benessere mentale all'interno della community dei giocatori di Counter Strike: Global Offensive al fine di identificare quali siano i fattori stressanti che più incidono sulla condizione psico-fisica dei professionisti.
Lo studio sarà condotto sfruttando "l'esperienza di ricercatori, dell'associazione dei giocatori professionisti, di ex-giocatori ed ex-allenatori professionisti" ed arriva in un momento particolarmente delicato per la scena di CS:GO, proprio a causa delle recenti decisioni di alcuni importanti giocatori: Lukas “gla1ve” Rossander, in forza agli Astralis, ha annunciato di essersi preso una pausa per motivi medici (relativi a problemi di stress e burnout), ed allo stesso modo anche il suo compagno di squadra Andreas “Xyp9x” Højsleth e Olof “olofmeister” Kajbker, in forza ai FaZe, hanno deciso di prendersi una pausa dal competitivo di CS:GO
A questo proposito la CSPPA ha rilasciato un comunicato ufficiale che rivela i primi risultati dello studio, affermando che "I giocatori più importanti di CS:GO devono affrontare significativi fattori stressanti durante le competizioni". In una nota successiva, poi, sempre l'associazione ha aggiungo che "tramite questo studio saremo in grado di fornire un miglior supporto ai giocatori professionali che hanno a che fare con le stressanti richieste del loro lavoro. I risultati del progetto potrebbero aiutare anche altri esports a conoscere e capire meglio la situazione mentale dei giocatori mettendo in luce l'importanza del benessere mentale a tutti i livelli dell'esport".