Tragedia nell'esport, muore Maurice "Fero" Henriquez: aveva 21 anni

Ad annunciarlo è la famiglia, che ci tiene a precisare come il ragazzo non soffrisse di depressione e che la causa del decesso non sia un suicidio
Tragedia nell'esport, muore Maurice "Fero" Henriquez: aveva 21 anni© 100 Thieves

La scena competitiva di Call Of Duty si tinge di nero. E' di questa notte ore fa la notizia della scomparsa di Maurice "Fero" Henriquez, 21enne americano dei Florida Mutineers che è venuto a mancare -ci tiene a far sapere la famiglia- non a causa di un suicidio bensì di "molteplici attacchi cardiaci", come riportato da un comunicato ufficiale della sua ormai ex squadra nella Call Of Duty League.

Fero si era fatto conoscere nell'ambiente competitivo di Call Of Duty dopo la sua esperienza nel Team Kaliber nei primi mesi del 2018, con i quali era riuscito a conquistare il secondo posto ai Champs 2018 nella sua stagione di debutto tra i professionisti. Dopo questa esperienza si era unito a diverse squadre (tra cui100 Thieves e Team Envy), per poi iniziare, nel marzo del 2020, la sua avventura con i Florida Mutineers con i quali era riuscito a vincere ben tre campionati nella stagione inaugurale della Call Of Duty League.

"La famiglia dei Mutineers conferma, tristemente, che oggi è venuto a mancare Maurice "Fero" Henriquez a causa di molteplici attacchi cardiaci" si legge nel comunicato ufficiale rilasciato dal suo team, "come richiesto dalla sua famiglia, ci teniamo a riportare che la sua tragica scomparsa non è legata ad un episodio di suicidio [...] è un'enorme perdita per la sua famiglia, per i suoi amici e anche per la squadra dei Florida Mutineers. Ci mancherà ogni giorno."

Maurice era senza dubbio un ottimo prospetto per il futuro della scena di Call of Duty: conosciuto soprattutto per la sua inclinazione a prendersi rischi usando diverse armi e tattiche fuori dal comune, la sua voglia di migliorarsi continuamente e la sua professionalità nell'affrontare le sfide più importanti della sua carriera gli avevano permesso di competere ai livelli più alti e di tenere testa a campioni già affermati.

"Ho il cuore a pezzi, sono davvero senza parole" ha commentato su Twitter il CEO dei 100 Thieves Matt ‘Nadeshot’ Haag, "Grazie di tutto. Riposa in pace, fratello".

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