Un sogno chiamato Vitality

Si parla del Team Vitality, che con una squadra composta da esordienti è riuscito ad arrivare in finale per il 3° e 4° posto dell'EULCS di League of Legends.
Un sogno chiamato Vitality

Nel torneo Europeo Primaverile di League of Legends (EUW LCS Spring Split) di quest’anno sono state molte le squadre a far parlare di sè ma una stella ha brillato di più delle altre. Si parla del Team Vitality, che con una squadra composta da esordienti è riuscito ad arrivare in finale per il 3° e 4° posto.

Articolandosi il torneo in diverse giornate, fin da subito i VIT si sono dimostrati assolutamente all’altezza della massima competizione Europea di LoL, riuscendo a portarsi immediatamente in testa alla classifica, dopo aver sconfitto niente meno che i Fnatic, i futuri vincitori del campionato e da anni favoriti per il titolo.

Da dove derivano questa motivazione e questa forza che hanno permesso ai Vitality di affermarsi in tal misura? Si possono fare diverse ipotesi a riguardo ma è davvero difficile centrare il punto perchè molto spesso i miracoli avvengono del tutto casualmente. Analizzando il percorso di questo team nello Spring Split è interessante scoprire chi l’ha reso in primis possibile, cioè i giocatori stessi.

Lucas “Cabochard” Simon-Meslet: il guardiano della corsia superiore della mappa. Prima del Team Vitality ha militato in squadre come Ninjas in Pyjamas e Gambit Gaming, ottenendo degli ottimi risultati anche con loro. I suoi campioni preferiti sembrano essere Gangplank, Sion e Jax, tutti personaggi con alto quantitativo di danno e (nel caso di Sion) di vita e utilità per la squadra.

Erberk “Gilius” Demir: il jungler della squadra, ovvero colui il cui compito è aiutare tutti i suoi compagni, mettendo in difficoltà il team nemico. Il suo Torneo Primaverile è stato probabilmente leggermente sottotono rispetto a quello dei suoi compagni, e per questo è stato additato da molti come anello debole del team. Prima dei Vitality aveva giocato per i Giants Gaming. I suoi campioni preferiti sono certamente Jarvan IV e Sejuani, il cui compito è quello di ingaggiare battaglia con i nemici, permettendo ai propri compagni di trovarsi in una posizione favorevole a combattere.

Daniele “Jiizuke” Di Mauro: l’orgoglio italiano dello Spring Split, primo giocatore di questa nazionalità a partecipare ad un torneo di così alto livello, ribattezzato dal pubblico “The Italian Stallion”. Il suo compito è quello di giocare nella corsia centrale. Patriottismo a parte, riesce a giocare una stagione primaverile estremamente convincente, portandosi a casa il titolo di “Rookie of the Split”, il riconoscimento che viene dato ogni anno al novellino più forte degli LCS. Ryze, Azir e Taliyah risultano i suoi campioni più convincenti, tutti e 3 maghi con un altissimo quantitativo di danno. Prima dei Vitality aveva giocato insieme a Gilius nei Giants.

La formazione completa dei Vitality

Amadeu “Minitroupax” Carvalho: giocatore portoghese che utilizza i tiratori, classe di personaggi in grado di colpire da lontano e sede vera e propria dei danni del team intero. Anche lui proveniente dai Giants Gaming, con cui l’anno scorso è riuscito a vincere il Torneo valido per l’accesso al campionato di massima seri. Amadeu predilige decisamente Caitlyn e Varus.

Jakub “Jactroll” Skurzy?ski: è suo il compito di fare letteralmente da supporto all’intero team. Ennesimo giocatore proveniente dal team dei Giants. Vanta una prestazione primaverile di tutto rispetto, rendendosi spesso e volentieri indispensabile per la buona riuscita delle azioni della sua compagine. Tahm Kench e Thresh sembrano essere le sue assolute preferenze, cioè due personaggi con punti vita altissimi e con un’enorme quantità di abilità che portano aiuto ai compagni.

Probabilmente la chiave del successo dei Vitality risiede proprio nel fatto 4 giocatori titolari su 5 provengono dalla stessa vecchia squadra e hanno quindi già giocato a lungo insieme. Non è da poco infatti l’affiatamento che può legare i ragazzi in questo eSport. I giocatori, infatti, si conoscono già l’un l’altro e sono quindi in grado di prevedere le mosse dei propri compagni di squadra e di agire di conseguenza.

Spring Split. Come detto in precedenza, la stagione del Team Vitality è stata piuttosto altalenante con una straordinaria partenza che si è però evoluta in un lento calo delle prestazioni. Difficile ovviamente dire quale sia stata la causa di questo cambiamento di trend, probabilmente le ripetute critiche mosse al jungler della squadra o semplicemente una mancanza di concentrazione.

Essendo una squadra completamente “riformata”, non ci si aspettava molto, tant’è che i VIT non erano nemmeno considerati tra i favoriti per la metà classifica. Quello che infatti nessuno pensava era che dopo le prime 8 partite del campionato, i Vitality fossero in testa alla classifica (a punteggio pieno), dopo aver sconfitto praticamente tutte le più forti avversarie. Quello che è certo è che questi giocatori, provenienti da una serie di livello inferiore, si sono resi pericolosi e insuperabili per molte delle squadre già da tempo affermate nella massima serie del campionato europeo di League of Legends.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi

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