Linea dura di Riot Games: "avvertimento" per due squadre russe

I due team avrebbero tenuto comportamenti non corretti nei confronti della squadra composta da sole donne, ma la LCL si ribella.
Linea dura di Riot Games: "avvertimento" per due squadre russe

Negli ultimi tempi, la scena competitiva di League of Legends è stata segnata dall’arrivo di un nuovo team, denominato Vaevictis eSports. La particolarità di questa squadra risiede nella sua composizione: i suoi membri sono infatti tutti di sesso femminile. Questo costituisce sicuramente un primato nel panorama eSports internazionale, dove già risulta arduo riscontrare giocatori professionisti donne, figurarsi un intero team.

Tuttavia, le nuove arrivate hanno destato alcune vivaci critiche, per certi versi fondate; in particolare, si è lamentato che le loro abilità nel noto MOBA non sarebbero esattamente adatte al circuito competitivo in cui sono inserite. I risultati riportati finora lo confermano: nelle tre partite giocate finora in LCL (LoL Continental League) Vaevictis ne è uscito sempre sconfitto, riportando punteggi poco lusinghieri. Questo ha destato il sospetto che il team non sia frutto di un’accurata selezione di giocatori capaci, ma un maldestro tentativo di migliorare la reputazione e la fama di LCL.

Riot Games, dal canto suo, sembra voler sostenere questo esperimento, anche con mezzi particolarmente prepotenti. Nello specifico, la casa di sviluppo di League of Legends ha inviato degli avvertimenti ufficiali (quindi precursori di possibili sanzioni in caso di reiterazione dei comportamenti) per “comportamenti antisportivi” a due team di LCL, RoX e Vega Squadron. Riot è perfettamente legittimata a fare ciò; nondimeno, ciò che poco convince sono le motivazioni alla base di queste azioni.

Per quanto riguarda Vega Squadron, l’avvertimento ha riguardato il match giocato contro Vaevictis, in cui Vega ha riportato ben 52 uccisioni, mentre il team tutto in rosa soltanto due. Un risultato disastroso, ma che secondo Riot sarebbe stato ottenuto antisportivamente, in quanto Vega avrebbe potuto concludere la partita ben prima, ma non l’ha fatto per “umiliare” le avversarie. Cionondimeno, non si erano levate fino a questo momento particolari lamentele per il comportamento di Vega.

Ancora più anomalo sembra l’avvertimento nei confronti di RoX. Esso è stato motivato dal fatto che RoX, nella fase di “pick and ban” dei campioni, ha impedito a Vaevictis l’utilizzo di cinque campioni support, che nell'immaginario comune sono spesso, ma erroneamente, associati a una giocatrice femminile. Al di là di queste presunzioni vagamente sessiste, sembra alquanto inopportuno che venga proibita una simile pratica, specialmente perché perfettamente lecita nel gioco. Per protesta, diversi team di LCL nel corso di altre partite hanno deciso di “bannare” cinque support; ma poiché i loro avversari non erano tutte donne, non è seguito alcun avvertimento.

Rimane dunque da vedere se Riot deciderà di proseguire su questa strada e adottare provvedimenti disciplinari verso RoX e Vega Squadron. Se questo avvenisse, certamente le voci di protesta si leverebbero ben più alte; e l’imparzialità della casa di sviluppo, che ha anche forti poteri arbitrali in tornei come LCL, verrebbe inesorabilmente messa in dubbio.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi

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