Sorteggi Worlds 2019: l’Europa parte in salita, ma poteva andare peggio

L’esito dei sorteggi per i gironi del Group Stage dei Worlds 2019 non sono stati affatto clementi con l’Europa, che si ritrova invischiata in brutti affari
Sorteggi Worlds 2019: l’Europa parte in salita, ma poteva andare peggio

Si attendevano come i sorteggi della UEFA Champions League, e finalmente sono arrivati: abbiamo i gironi completi per il Group Stage 2019.  Una bella cerimonia quella andata in onda su Twitch in data odierna, con due “estrattori” d’eccezione: Jiizuke e Yamatocannon, direttamente dal Team Vitality.

Senza troppi giri di parole, l’immagine che ha colpito di più di tutta la trasmissione è stata quella in cui il midlaner dei VIT ha estratto i Royal Never Give Up per il Group C, “regalando” ai Fnatic questi ultimi e, udite udite, gli SKT T1 di Faker, direttamente dalla Corea.

Senza perderci in chiacchiere, buttiamoci subito a capofitto nell’analisi di questi famigerati gironi.

Girone A

Il primo gruppo si apre con i G2, teste di serie europee, che quindi si accomodano gentilmente in sala d’attesa, pronti a conoscere i loro avversari.  L’esito è chiaro, e non troppo negativo a dirla tutta: Griffin e Cloud9 sono gli altri estratti per questo girone. Si tratta di due secondi seed, rispettivamente provenienti dalla Corea e dal Nord America, ma guai a sottovalutare queste squadre, date le loro prestazioni a dir poco stupende nei campionati casalinghi a cui hanno partecipato.

I Cloud9 li conosciamo più o meno bene, e sappiamo anche quali sono i loro punti di forza e le loro debolezze, avendoli visti ormai diverse volte competere con team europei, e quindi il discorso si riduce ad un semplice “non sottovalutateli”.
Per quanto riguarda i Griffin, invece, si tratta di un team di recente creazione (Novembre 2016), ma tutti i loro risultati sono sempre stati degni di nota, e ricordiamo che guadagnare un secondo seed in un campionato di tale livello è un traguardo di tutto rispetto.

Allo stato attuale delle cose, sembra comunque cauto affermare che questi ultimi potrebbero rappresentare la minaccia più grande per i G2, che si spera sapranno affrontare la competizione con la serietà e l’impegno necessari, che non sempre durante il campionato sono stati presenti.

Girone B

Il Girone B è quello che porta come teste di serie i ragazzi dei FunPlus Phoenix, team che ha letteralmente dominato in lungo e in largo la scena cinese degli LPL, imponendosi con convinzione su squadre del calibro dei Royal Never Give Up e degli Invictus Gaming, campioni del mondo in carica, e guadagnandosi quindi l’attenzione e i riflettori di tutto il mondo.

I Phoenix si troveranno a giocare un girone piuttosto semplice, dato che gli altri partecipanti saranno i primi seed di Taiwan e Vietnam, rispettivamente J Team e GAM Esports. Le notizie su questi ultimi team sono ovviamente poche, considerando la (purtroppo) scarsa visibilità dei loro campionati interni, ma non sembra azzardato dargli fiducia in virtù delle loro vittorie domestiche.

Girone C

Se fossimo all’interno di un film di Tarantino, in questo momento la scena sarebbe quella dell’eroe di turno che dà le spalle ad un’esplosione di tutto rispetto, e se la cammina con la tranquillità di un attore che sta recitando una scena epica. Il girone si apre con gli SKT T1 a guidare la selezione, ma il vero colpo di scena arriva con gli altri due team sorteggiati per questo gruppo: Fnatic e Royal Never Give Up.

Il team coreano non ha affatto bisogno di presentazioni: dopo un paio di anni vissuti all’ombra di altri atleti che effettivamente si dimostravano più prestanti, sembrano aver ritrovato la loro stoffa originaria, e si sono portati a casa gli LCK con una facilità inaudita. Per i Fnatic poteva sicuramente andare meglio, considerata la potenza degli avversari che si troveranno a dover affrontare, ma si sa, quando il gioco si fa duro, Rekkles seleziona Tristana e manda tutti a casa, sperando che anche questa volta sia il caso.

Il team nostrano si troverà a dover affrontare anche il team del sempiterno Uzi, l’ADC che qualche anno fa ha seriamente rischiato di soffiare a Faker l’appellativo di giocatore più forte al mondo di League of Legends, ma che alla fine ha dovuto arrendersi sotto i colpi incessanti delle sanzioni comminategli dalla Riot per il comportamento spesso tossico dimostrato in SoloQ durante gli allenamenti. Che dire, il paragone iniziale sarà forse da considerarsi esagerato? Solo il tempo potrà dircelo: per il momento godiamoci quello che, sulla carta, è certamente il girone più interessante di tutti.

Girone D

Chiudiamo con il Girone D, quello dei Team Liquid, ai quali la fortuna non ha propriamente sorriso: ahq-eSports Club e Invictus Gaming gli avversari sorteggiati dal buon Yamatocannon. Per quanto potesse effettivamente andare peggio al team americano, il terzo seed cinese e il secondo della macro regione di Taiwan/Hong Kong/Makao non sono affatto team da sottovalutare, il primo perchè è letteralmente quello composto dai campioni del mondo in carica, e il secondo perchè in ogni caso in Asia League of Legends (ahinoi) viaggia spesso e volentieri su un altro livello.

Dopo aver stranamente faticato tantissimo durante la stagione regolare degli LPL, gli Invictus sono riusciti a vincere i Regional Qualifiers e ad aggiudicarsi di conseguenza l’ultimo seed disponibile per partecipare al massimo torneo di League of Legends, andando ad avvelenare ulteriormente le acque in cui gli altri team si troveranno a dover necessariamente navigare. Senza nulla togliere a nessuno di questi ultimi 3 team, l’augurio rimane sempre, ovviamente, lo stesso: che ci regalino un bel gioco e che ci facciano divertire con delle prestazioni sensazionali, che siamo stati certamente abituati a vedere da parte di molti di loro.

Il punto. Per tirare le somme, i gironi del Group Stage sono estremamente interessanti, e ora si aspetta soltanto di conoscere l’esito dei Play-In per determinare i restanti 4 team che andranno ad arricchire ulteriormente queste mini classifiche, che cominceranno a svilupparsi intorno al 12-13 Ottobre.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi

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