Worlds 2019 - Fuga SKT, ma l’Europa c’è

Il team coreano inizia ad allungare sui diretti avversari, ma l’Europa risponde a tono e non si lascia intimorire.
Worlds 2019 - Fuga SKT, ma l’Europa c’è

SKT Telecom T1 - Royal Never Give Up 1-0. Seconda giornata di Worlds, seconda apertura con partenza a mille, nello scontro che vede affrontarsi SKT e Royal Never Give Up, Faker contro Uzi. Dopo quello contro i Fnatic si trattava del match più atteso, dato appunto il livello di tali giocatori, e non c’è voluto molto per capire che si sarebbe trattato di un incontro destinato a passare alla storia, con SKT Khan che riesce a mettere le mani sul suo celebre Renekton, accompagnato da SKT Faker su Twisted Fate.

Trattandosi di due composizioni orientate prevalentemente allo scaling nelle fasi centrali e tardive dell’incontro, nei minuti iniziali i giocatori si studiano senza colpo ferire, ma poco prima del 10’ scoppia una schermaglia in corsia inferiore che si conclude con ben 6 uccisioni (3 per parte) e un Drago Infernale per gli RNG. Per l’intera durata del match entrambi i team ballano sul filo del rasoio,senza che la lancetta del vantaggio in Oro penda eccessivamente da una parte o dall’altra, ma alla fine saranno i coreani a spuntarla: con i Royal Never Give Up che bussavano alle porte dei loro inibitori, i Coreani hanno avuto la lucidità mentale (e meccanica) di tenere Faker in split push in corsia inferiore, e bloccando i Richiami Base dei Cinesi hanno permesso a quest’ultimo di concludere l’incontro con relativa tranquillità, non senza l’aiuto del Renekton di Khan, lungimirante nel conservare il Teletrasporto per un’occasione ghiotta come questa.

Fnatic - Clutch Gaming 1-0. Si rinnova anche durante questi Worlds la vecchia sfida tra Nord America ed Europa Orientale per la supremazia dei rispettivi continenti, ma (anche) questa volta a portare a casa la vittoria saranno i Fnatic, che dopo un avvio di partita tutt’altro che convincente (per usare un eufemismo), riescono comunque a giocare meglio la mappa, con una sapiente gestione della visione in territorio nemico e alla marcata capacità della propria composizione di andare a scalare nelle fasi avanzate della partita.

Le superstar di questo incontro sono, però, certamente i due Jungler, FNC Broxah e CG Lira, rispettivamente su Lee Sin ed Elise, due campioni estremamente simili sia dal punto di vista del kit di mosse che da quello dello stile di gioco che permettono di impostare: alto quantitativo di danni in early game, grande mobilità e non poche difficoltà dopo il trentesimo minuto di gioco in mancanza di un vantaggio piuttosto solido maturato fino a tale momento. A rompere definitivamente un equilibrio di mappa durato fin troppo a lungo ci penserà un teamfight nei pressi del Drago Maggiore, in cui i Fnatic guadagnano una Carneficina e l’obiettivo stesso, assicurandosi così le risorse necessarie per forzare un ultimo combattimento e di vincere l’incontro.

Team Liquid - Invictus Gaming 0-1. I Liquid sfiorano l’impresa contro gli Invictus Gaming, riuscendo a mantenere un discreto vantaggio monetario e territoriale per circa 35 minuti, momento in cui, purtroppo per il Nord America, gli IG riescono a guadagnare il buff del Barone Nashor, a uccidere la maggior parte del team avversario e a chiudere l’incontro.  Non si può non parlare di IG Rookie e della sua Orianna, veri MVP di questo match, non solo a livello di punteggio, ma anche di giocate in senso lato, dimostrando una expertise non indifferente del gioco.

La combo messa in campo dal team cinese ha dell’incredibile: Vladimir, Orianna e Fiddlesticks sono campioni che, concatenando le loro Supreme, possono ottenere degli effetti devastanti, e così è stato. Nonostante il pick dello spaventapasseri non morto sia del tutto insolito nella scena competitiva, questa wombo combo a tre ha funzionato benissimo in questa Best of One, probabilmente proprio perchè inaspettata.

Ahq eSports Club - DAMWOON Gaming 0-1. In un game che più lento non si può, i DWG danno lezioni di stile, e mettono a tacere gli AHQ senza lasciargli nemmeno il tempo di illudersi di poter vincere. Già al minuto 11 un teamfight scoppiato nei pressi della corsia centrale regala ben 4 kill al team Coreano, regalandogli un discreto vantaggio che verrà sapientemente gestito nelle fasi successive dell’incontro.  A parte un Barone Nashor, non ci sono eventi particolarmente degni di nota, ma si può sicuramente dire che gran parte del merito di questa vittoria va attribuito a DWG Showmaker, che con la sua Akali è pericolosissimo ed estremamente opprimente in fase di corsia.

Griffin - G2 Esports 0-1. Finalmente arriva il momento più atteso da tutta l’Europa: l’esordio dei G2 sul palcoscenico dei Worlds 2019, e non poteva andare meglio. Dopo una Draft giocata all’attacco e volta ad opprimere gli avversari fin dalle fasi di corsia, senza però trascurare quelle successive, i risultati arrivano eccome, ma i riflettori sono puntati su G2 Perkz (Kai’Sa), sul ruolo del quale c’è bisogno di fare un discorso più approfondito.

Qualche tempo fa, specialmente in competitivo, si vedeva spesso una strategia molto particolare chiamata “funneling”, la quale consisteva in buona sostanza nel convogliare la maggior parte delle ricchezze ottenute dal team a livello globale su un solo giocatore (il carry, ovviamente), sulle spalle del quale veniva fatta pesare interamente la responsabilità per la vittoria dell’incontro, considerando che i compagni di squadra si privavano letteralmente di Oro per darlo a chi di dovere.

Ebbene, dopo alcuni bilanciamenti compiuti dal team Riot, questo stile di gioco era stato accantonato perchè sembrava non funzionare più, ma per la prima volta da allora i G2 l’hanno riportato in campo in una maniera praticamente inedita in questo scenario: lasciare Perkz libero di farmare tutte le corsie a proprio piacimento e di guadagnare placcature di torre in quantità (questo con la complicità dei Griffin). Non ci vorrà insomma molto perchè il tiratore del team Europeo si renda troppo pericoloso per essere arrestato, regalando automaticamente la vittoria al nostro continente.

Cloud9 - Hong Kong Attitude 1-0. A chiudere la giornata ci pensano i Cloud9 e la loro prova di forza contro gli HKA, che per poco però non si trasforma in tragedia. Dopo un early/mid game passato in assoluto vantaggio e dominio di mappa, bastano un paio di teamfight sbagliati per far tornare in partita il team orientale. La fortuna, però, decide di sorridere a Nisqy & co., e insinua nella mente dei membri degli Hong Kong Attitude la malsana tendenza di facecheckare i cespugli della propria giungla senza alcuna visione. Cespugli pieni di nemici, per l’esattezza.
Alla fine dei conti saranno dunque i Nordamericani a guadagnare questo importante punto in classifica.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi

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