F1, Processo Ecclestone: Gribowsky ammette pressioni

La difesa del patron del Circus segna un punto a suo favore

MONACO DI BAVIERA - «Sì, ho fatto pressioni su Ecclestone»: l'ammissione del banchiere Gerhard Gribkowsky, nella terza udienza del processo in cui il boss della Formula 1 è accusato di aver pagato una tangente di 44 milioni di dollari, fa segnare un punto alla difesa. La tangente avrebbe dovuto convincere l'ex presidente della banca tedesca Bayern LB a cedere al fondo di investimento Cvc le partecipazioni della banca nel circus. 

LA TESTIMONIANZA - «Faceva parte della strategia della banca», ha ammesso Gribowsky. «Nella Formula 1, Bernie Ecclestone era come un ragno nella propria ragnatela. Era lui a tessere tutto», ha detto il banchiere. Quando il giudice Peter Noll gli ha chiesto per quale motivo avesse accettato il denaro, ha continuato «Non mi sono posto la domanda in quel momento. Oggi so che si è trattato di un errore».

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