© Getty ImagesMONTMELO' - «Noi, come gli altri team, non stiamo dando tutto ciò che potremmo - ha detto poi il ferrarista -. Abbiamo margini di miglioramento, e io stesso posso dare di più, perché ho ancora tanto da imparare. Però ogni giorno di più mi sento a mio agio con la vettura che ho a disposizione. Lo scenario complessivo è positivo». Charles Leclerc commenta così la terza giornata del test 2 al Circuit de Catalunya con la SF90 della Scuderia Ferrari. Il pilota monegasco è riuscito a completare il programma di lavoro previsto che consisteva principalmente nella simulazione delle fasi chiave di un weekend di gara e ha percorso 138 giri. Leclerc ha iniziato la sessione poco dopo le nove effettuando diverse prove di assetti e gomme prima di rientrare per prepararsi alle simulazioni. Prima di pranzo la SF90 e' stata allestita in configurazione da qualifica: Leclerc ha prima simulato una Q1, girando con gomme di mescola più dura, poi una Q3 con un compound piu' morbido. Il miglior tempo ottenuto è stato 1'16"231. Nel pomeriggio, dopo i 56 giri del mattino, il team ha iniziato la simulazione della gara. «Non si prospettava una giornata facile perchè dovevamo recuperare il lavoro non fatto ieri ma ce l'abbiamo fatta, e questo è molto positivo visto che oggi era per me l'ultimo test prima dell'Australia. Sono molto contento, la macchina è buona e abbiamo lavorato davvero bene. E' un inizio di stagione incoraggiante e mi sento abbastanza pronto. Ora non vedo l'ora di disputare il mio primo vero Gran Premio con la Ferrari», ha aggiunto Leclerc.
SINTONIA CON LA VETTURA - La monoposto è poi rientrata in garage per i controlli di routine e, dal momento che c'erano ancora alcuni minuti di tempo disponibili nella sessione, si è deciso di rimandarla in pista per ulteriori collaudi,. Poco prima della bandiera a scacchi un piccolo problema a uno scarico ha costretto Charles a parcheggiare la vettura a bordo pista poco dopo la curva 9, ma il bilancio di giornata resta in attivo. «La SF90 è solida e il bilanciamento è buono e costante, una sensazione chiara e immutata fin dal primo giorno. Ho ancora tanto da imparare, ma fino a questo punto posso dirmi soddisfatto - ha spiegato Leclerc - Il mio tempo? Chiaramente è bello essere in cima alla classifica, ma non significa nulla. Quel che conta è che giro dopo giro sto entrando sempre più in sintonia con questa vettura».