F1 Ferrari, Vettel: «In Bahrain vietato commettere errori»

Ferrari a caccia del riscatto dopo la delusione nel Gp d'Australia
F1 Ferrari, Vettel: «In Bahrain vietato commettere errori»© www.imagephotoagency.it

SAKHIR - Il secondo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2019 va in scena in Bahrain, sulla pista di Sakhir. Ferrari a caccia del riscatto dopo la delusione nel Gp d'Australia, come conferma Sebastian Vettel. «Dal punto di vista del pilota - ha detto il tedesco - la pista del Bahrain a livello di difficoltà si può configurare come normale. Detto questo, non è sempre facile prendere il ritmo giusto nelle prove perché la pista è sporca di sabbia e spesso tira un forte vento. Quindi in molti casi ogni giro di pista è diverso dal precedente e questo può fare la differenza specie in qualifica: basta essere fuori dalla traiettoria ideale anche di pochi centimetri che le ruote iniziano a pattinare e si perdono irrimediabilmente dei decimi. Qui ogni errore si paga caro in termini di tempo - insiste il tedesco della Ferrari - per la stessa ragione bisogna essere molto cauti nel portare i sorpassi, aspettando un piccolo errore del pilota davanti per provare a passargli davanti. I punti ideali per attaccare? Alla curva 1 e alla curva 14, dopo due lunghi rettilinei».

NUOVO CONFRONTO - «Il Gran Premio del Bahrain è la seconda tappa di una stagione molto lunga e impegnativa. Rispetto alla pista australiana il circuito di Sakhir ha caratteristiche molto diverse, con trazione e frenata che sono elementi importanti. - ha spiegato il team principal della Rossa Mattia Binotto - Credo che come squadra dobbiamo verificare in Bahrain di aver capito e gestito le aree di debolezza che in Australia, per tutta una serie di fattori, non ci hanno permesso di sfruttare appieno il potenziale della vettura. In Bahrain ci aspettiamo di poter vedere l’effetto delle correzioni che abbiamo apportato, anche se siamo consapevoli che i nostri avversari saranno ancora una volta molto forti. Detto questo, non vediamo l’ora di scendere in pista e confrontarci con loro».

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