TORINO - L’Audi ha ufficializzato quel che in Formula 1 tutti sapevano, ossia l’accordo con la Sauber. Dopo aver reso noto di diventare fornitore di motori, mancava soltanto l’ultimo tassello, che adesso c’è. L’ultima volta che la Sauber si legò strettamente al una grande Casa fu con la Bmw e la collaborazione portò le auto svizzero-tedesche al vertice della Formula 1. Si vedrà se anche questa volta andrà così oppure no. In ogni caso una collaborazione più stretta scatterà soltanto dal 2024, perché sino a tutto il 2023 proseguirà la partnership tra la stessa Sauber e l’Alfa Romeo. In realtà non ci sono conflitti di interesse, l’operazione attuale è principalmente commerciale e i motori sono quelli della Ferrari, che continueranno a prendere la strada di Hinwil sino a tutto il 2025.
La rivalità nell'Endurance
La curiosità maggiore, a questo punto, riguarda la “cugina” dell’Audi, ovvero la Porsche. Le due Case vivono vite indipendenti l’una dall’altra, anche sportivamente (come dimostra la storia dell’Endurance), benché facciano parte dello stesso gruppo industriale. Ma è già stato detto che, nel caso in cui anche Porsche entri in Formula 1, non ci saranno sinergie di alcun genere. La Casa di Stoccarda pareva destinata a matrimonio certo con la Red Bull, poi tutti ricorderanno come è finita. Ora circolano voci di un possibile accordo con una squadra di nobile lignaggio, sebbene oggi decaduta: la Williams. La Porsche, pare di capire interpretando le ragioni del fallito accordo la Red Bull, non intende limitarsi a una collaborazione tecnica. E questo potrebbe tutt’altro che un problema per la Williams, oggi di proprietà di un fondo americano. Ma ci vorrà tempo per capire come finiranno le cose. Alla finestra c’è sempre la Andretti Motorsport, ma oggi come oggi la società che fa capo al figlio del grandi Mario pare destinata a restare affacciata...