F1, Ford alla finestra: voci di accordo Red Bull

I nuovi motori (regole definite, ma ci sono ancora punti da chiarire) attraggono le grandi Case
F1, Ford alla finestra: voci di accordo Red Bull© EPA

TORINO- Mancano ancora alcuni accordi, sia sul fronte regolamentare sia su quello tecnico, ma sostanzialmente i motori del 2026 sono già chiari nella testa dei progettisti di Formula 1 (e probabilmente in quelle dei Team Principal). Unità termica (o Ice) da 1,6 di cilindrata, 6 cilindri a V di 90 gradi, capacità di funzionare con carburante sintetico, complesso sistema per contenere i consumi (non si calcolerà più la quantità di benzina, ma il flusso di energia iniettato nel motore stesso). Le potenze saranno superiori ai 550 cavalli e la parte elettrica (che perde la complicata MGU e funzionerà solo a recupero di energia cinetica) arriverà sino a 350 kW (poco meno di 500 CV). Dunque si arriverà a circa 1.000 cavalli totali, che permetteranno super prestazioni alle auto. Detto questo (e ribadito che ancora bisogna scrivere alcune norme applicative) è evidente che si tratta di motori più utili alla ricerca per la produzione di serie (solo in Europa si sta ipotizzando una costosisima transizione all’elettrico totale) e anche un po’ meno dispendiosi da progettare e costruire. Proprio questo è il punto che si voleva raggiungere per attrarre nuovi motoristi (e nuove Case automobilistiche) e ampliare così la base dei partecipanti. Un primo (importante) risultato è stato ottenuto coinvolgendo l’Audi, che sta già alacremente lavorando. Poi si vocifera da tempo che la Honda voglia tornare sui propri passi e rientrare nel Mondiale. Intanto la Red Bull (intesa come Powertrain, ovvero divisione motori) sta mettendo a punto il suo motore, tanto che uno dei punti da discutere (e che in passato ha diviso le squadre) è lo status di “new entry” che garantisce la possibilità di avere più ore di test e ricerca.

Su questo la Ferrari aveva frenato parecchio (verrebbe da dire con qualche ragione...), ma ora è cambiato il management e potrebbe cambiare anche l’approccio. In questo scenario sta compiendo dei passi in avanti la candidatura della Andretti che, se andasse in porto, condurrebbe all’interno della Formula 1 un’azienda come la Cadillac (del gruppo General Motors). In ogni caso, da qualche giorno circola un’altra voce, che riguarda la Ford. La Casa americana ha una lunga tradizione nelle corse e, per molti anni, è stata a fianco della gloriosa Cosworth (e in questa veste ha vinto tantissime con il longevo 8 cilindri DFV, prima dei successivi HB e Zetec a 8 e 10 cilindri). Il motore del ‘94 portò Michael Schumacher a vincere il suo primo titolo Mondiale, ma la Ford Cosworth di titoli ne aveva già vinti in precedenza con nomi illustri negli Anni ‘70 e ‘80. Insomma, l’anticipazione è interessante. Ovviamente nessuno ha detto chiaro e tondo che ci sia una decisione già presa, ma le dichiarazioni possibiliste di alcuni dirigenti sembrano un’apertura. «La Formula 1 certamente in crescita - hanno detto - e registra un aumento dell’interesse, sia negli Stati Uniti sia a livello globale. La nuova proprietà ha creato condizioni per assistere a grandi gare con un livello di competizione molto alto». Un’altra ipotesi che sembra legata all’interesse della Ford prevede che Casa dell’Ovale Blu possa trovare un accordo con la Red Bull, la quale potrebbe mettere sul piatto tutte le esperienze di ricerca che sta sostenendo in questi anni (qualcuno sostiene che usi anche parte delle proprietà intellettuali della Honda, ma Red Bull smentisce, e comunque si tratta di un terreno sul quale è molto difficile verificare). Di certo c’è che due costruttori americani (se arrivassero) garantirebbero una fenomenale accelerazione al processo di espansione per una Formula 1 che sta già vivendo un momento di grande successo.

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