F1, la Ferrari cerca ingegneri su LinkedIn. Leclerc, Gedda è già in salita

Il CEO del Cavallino punta a reclutare giovani. La centralina e la batteria (dell’ibrido) sono sotto esame dei tecnici dopo il ritiro del monegasco in Bahrain

TORINO - La seconda tappa del Mondiale di Formula 1, domenica a Gedda, potrebbe rivelarsi in salita per la Ferrari. O meglio: più in salita di quanto sarebbe lecito attendersi alla luce dello strapotere mostrato dalla Red Bull nella gara inaugurale in Bahrain. Come si ricorderà, a Sakhir la Scuderia era stata costretta sostituire in via precauzionale sia la batteria del sistema ibrido sia la centralina elettronica sull’auto di Leclerc prima del via del GP. Nonostante questo, l’auto del monegasco si è fermata lungo la pista, collezionando così il primo ritiro della stagione. Si temeva una rottura del motore termico (ma è ormai chiaro che non è stata quella la causa del ko), poi quella del turbo (anche questa esclusa), dunque gli sguardi dei tecnici si sono rivolti all’impianto elettrico. E sembra che a cedere sia stato un semplice cablaggio (non per imperizia del montaggio) forse un po’ debole alla luce delle sollecitazioni. È costato caro (un ritiro) ma lo si può sistemare per le prossime gare. L’incognita riguarda invece centralina e batteria.

Ferrari a rischio penalità

Di fatto la Ferrari ha in mano quattro “pezzi”: due centraline (una sostituita prima della gara e una usata sino al momento del ritiro) e due batterie (per le quali vale lo steso discorso). Se quelle cambiate a scopo precauzionale hanno passato i controlli in sede e se quelle usate in gara non si sono danneggiate a causa del black out provocato dal cablaggio, allora non ci sarà nessun problema. Leclerc potrà cercare le migliore posizione sulla griglia di partenza e poi tenterà di ridare vigore a questo inizio di stagione. Se invece si dovesse sostituire una centralina (e sarebbe la terza, ovvero la prima dopo le due concesse) bisognerebbe scontare una penalità di 10 posizioni, idem se si dovesse sostituire la batteria (anche in questo caso sarebbe la terza, la prima dopo quelle concesse). Se addirittura si dovessero sostituire entrambe, magari anche in via precauzionale pensando al prosieguo della stagione, allora le penalità da scontare sarebbero venti. Dunque, di fronte alla Ferrari e a Leclerc ci sono almeno due scenari molto critici. Ma - va ribadito - non è detto che gli allarmi non siano rientrati.

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Parlerà la pista

In ogni caso, i tecnici del Cavallino evitano di entrare nel merito della questione, lasciando che a parlare sia la pista. Si vedrà direttamente a Gedda, in sede di verifiche tecniche del giovedì o eventualmente nel corso di libere e qualifiche, quali decisioni prendere. Certo, procedere alla sostituzione sarebbe una decisione dolorosa, dal momento che - dopo lo “zero” in classifica all’atto della prima gara - si profilerebbe una corsa molto difficile, con la necessità di dare vita a una strenua rimonta. Non si può dire che sia un fulmine a ciel sereno, sia perché la situazione a Maranello è costantemente e strettamente monitorata fin dai giorni immediatamente successivi al primo GP della stagione, sia perché il cielo sopra Maranello non è affatto sereno in questi giorni, dopo che è stato reso noto l’addio di David Sanchez, l’uomo che aveva in mano le chiavi dello sviluppo della SF-23 e che di fatto l’ha progettata.

Si cerca su… LinkedIn

Una partenza che fa seguito a quelle di altre figure (non tecniche, ma di ruoli manageriali) e alle voci che si inseguono su altre figure di spicco dell’organigramma della rossa. Il GP di Gedda sarà dunque chiamato a dare molte risposte e a riportare un po’ di tranquillità laddove le acque sono molto agitate. A proposito di uscite: ha suscitato una certa curiosità il fatto che la Ferrari abbia pubblicato annunci di lavoro su LinkedIn (social deputato a questo, peraltro) cercando un “Regulation & Sustainability Engineer”, un “Manifacturing Engineer Internship”, un “Sensor Application Engineer” e un “Electrical & Electronics Engineer”. Il ceo Benedetto Vigna ha condiviso i post. Nessuno dei potenziali futuri ferraristi è destinato alle corse, bensì alla parte “stradale”. E tuttavia potrebbero nascere delle belle carriere (anche sportive, perché no?). In tal caso non resta che rivolgere sinceri auguri alla Ferrari e ai candidati.

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TORINO - La seconda tappa del Mondiale di Formula 1, domenica a Gedda, potrebbe rivelarsi in salita per la Ferrari. O meglio: più in salita di quanto sarebbe lecito attendersi alla luce dello strapotere mostrato dalla Red Bull nella gara inaugurale in Bahrain. Come si ricorderà, a Sakhir la Scuderia era stata costretta sostituire in via precauzionale sia la batteria del sistema ibrido sia la centralina elettronica sull’auto di Leclerc prima del via del GP. Nonostante questo, l’auto del monegasco si è fermata lungo la pista, collezionando così il primo ritiro della stagione. Si temeva una rottura del motore termico (ma è ormai chiaro che non è stata quella la causa del ko), poi quella del turbo (anche questa esclusa), dunque gli sguardi dei tecnici si sono rivolti all’impianto elettrico. E sembra che a cedere sia stato un semplice cablaggio (non per imperizia del montaggio) forse un po’ debole alla luce delle sollecitazioni. È costato caro (un ritiro) ma lo si può sistemare per le prossime gare. L’incognita riguarda invece centralina e batteria.

Ferrari a rischio penalità

Di fatto la Ferrari ha in mano quattro “pezzi”: due centraline (una sostituita prima della gara e una usata sino al momento del ritiro) e due batterie (per le quali vale lo steso discorso). Se quelle cambiate a scopo precauzionale hanno passato i controlli in sede e se quelle usate in gara non si sono danneggiate a causa del black out provocato dal cablaggio, allora non ci sarà nessun problema. Leclerc potrà cercare le migliore posizione sulla griglia di partenza e poi tenterà di ridare vigore a questo inizio di stagione. Se invece si dovesse sostituire una centralina (e sarebbe la terza, ovvero la prima dopo le due concesse) bisognerebbe scontare una penalità di 10 posizioni, idem se si dovesse sostituire la batteria (anche in questo caso sarebbe la terza, la prima dopo quelle concesse). Se addirittura si dovessero sostituire entrambe, magari anche in via precauzionale pensando al prosieguo della stagione, allora le penalità da scontare sarebbero venti. Dunque, di fronte alla Ferrari e a Leclerc ci sono almeno due scenari molto critici. Ma - va ribadito - non è detto che gli allarmi non siano rientrati.

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