La Ferrari fa il pieno di rimpianti: marcia indietro Leclerc

Dopo il sabato nero delle qualifiche, Charles rimonta ed è 5°. Ma la Mclaren vola e il titolo costruttori si allontana
La Ferrari fa il pieno di rimpianti: marcia indietro Leclerc© Getty Images

La domenica della frustrazione. Il disastroso sabato di Marina Bay aveva già i connotati della bocciatura per la Ferrari. Gli errori commessi dai due piloti (Leclerc 9° e Sainz 10° in griglia) e la strada persa improvvisamente, dopo un venerdì di qualità, hanno portato a quanto accaduto nel GP di Singapore, 18º appuntamento del Mondiale 2024 di F1. Il responso è stato il seguente: 5º Charles Leclerc e 7º Carlos Sainz, rispettivamente a 1’02’’430 e a 1’36’’039 dal dominatore, Lando Norris (McLaren), che ha preceduto Max Verstappen (Red Bull) e Oscar Piastri (McLaren). La track position è fondamentale su un circuito cittadino. Ne sono consapevoli a Maranello, ricordando quanto accaduto a Montecarlo quest’anno. Si sperava di dar seguito alla tradizione favorevole su questa tipologia di piste, ma il GP non ha riservato sorprese e la Safety Car, a cui ci si voleva aggrappare per scompaginare un po’ le carte, non è stata mai chiamata in causa. E così, in Ferrari non hanno potuto fare altro che limitare i danni, alimentando il “rosicamento”.

Il GP di Singapore

Leclerc, con pista libera e le gomme dure, ha fatto vedere un passo notevolissimo, che gli ha permesso di chiudere nei tubi di scarico di George Russell (Mercedes), giunto 4º. «Innanzitutto vorrei tornare alla Q3, per precisare che sono io il colpevole del risultato negativo. Forse le mie dichiarazioni non erano chiare e non volevo che passasse il messaggio sbagliato. In gara chiaramente ho pagato la brutta qualifica», l’ammissione di Charles, ritrattando quanto detto sabato quando aveva accusato il team di non aver scaldato le gomme nella maniera corretta. «La prima parte di gara è stata frustrante, perché ho perso molto tempo dietro a Nico e Fernando (Hulkenberg e Alonso, ndr), ma poi è stata davvero una bella corsa. Non ho rimpianti per questo GP”, ha aggiunto il monegasco.

Il problema dello sfruttamento degli pneumatici è stato l’argomento principale delle dichiarazioni di Sainz: «Il passo gara non era la nostra preoccupazione, con questa macchina è il giro di qualifica. La finestra è davvero piccola e abbiamo pagato quest’anno questa debolezza. Dobbiamo migliorare questo nelle ultime 6 gare. Austin sarà una pista normale, quindi dovremo vedere come risponderà la macchina. Potevamo prendere più punti in queste ultime tre gare, ma chissà cosa succede in futuro...».

Gli aggiornamenti in casa Ferrari

Una pausa di alcune settimane (18-20 ottobre) ci sarà prima del round in Texas e il Team Principal, Frederic Vasseur, ha annunciato l’introduzione di alcuni aggiornamenti: «Useremo le prossime settimane per sviluppare la vettura, come tutti, e portare l’ultimo upgrade. Abbiamo 4 settimane davanti a noi e faremo il nostro meglio per cercare di compensare i punti deboli della vettura», le considerazioni dell’ingegnere francese.

Vasseur ha commentato anche la gara asiatica: «È stata un’ottima domenica per noi e una gara positiva da entrambe le parti dei box. Forse è stata un po’ più frustrante perché abbiamo compromesso il nostro weekend sabato, ma nel complesso il passo era buono. Credo che Charles negli ultimi 25 giri sia stato all’altezza di Lando: è stato un bel recupero e alla fine portiamo a casa buoni punti. Non è stato nulla di magico, ma partendo dal 9° e 10° posto credo fosse difficile fare un lavoro migliore oggi. Avevamo gli stessi tempi di Lando negli ultimi 30 giri, eravamo con McLaren oggi e venerdì, mentre sabato ci è mancato qualcosa. Avremo tempo per analizzare tutto entro Austin, ma credo che sia positivo concludere così». Tempo per tirare le somme ci sarà, ma facendo i conti la Rossa probabilmente ha detto definitivamente addio alle proprie velleità per il titolo costruttori, visto il distacco dalla McLaren di 75 lunghezze.

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