F1 Ferrari, Alonso: «In Malesia una gara da incubo»

Lo spagnolo chiude quarto ma è deluso per il distacco dalle Mercedes

SEPANG - «Un incubo». Fernando Alonso definisce così le fasi più critiche del Gp di Malesia chiuso al quarto posto. Il pilota spagnolo della Ferrari non nasconde la delusione al termine della gara terminata ai piedi del podio.

LENTO - «Non ero abbastanza competitivo. Nella prima parte della gara non ero sufficientemente veloce per competere con gli altri là davanti, il bilanciamento non era ottimale dopo aver cambiato le gomme - ha detto lo spagnolo -. Anche in frenata non ero a posto, diciamo che la situazione era un po' un incubo. Ad essere sincero, mi sono sentito lento per tutta la gara. La differenza tra le varie fasi del Gp, in termini di prestazioni, è legata alla minore quantità di carburante. Dopo le qualifiche pensavo che avremmo potuto sfidare la Red Bull. Probabilmente non la Mercedes, ma credevo potessimo essere più vicini alla Red Bull. Purtroppo, invece, non è andata così», si rammarica Alonso.

MIGLIORARE - Il calendario in questa fase iniziale della stagione non offre break e non consente ai team di intervenire in maniera sostanziale sulle monoposto. Sul tracciato di Sakhir, tra pochi giorni, difficilmente si assisterà ad una rivoluzione. «Non c'è molto che possiamo fare, perché si torna subito in pista. Ma abbiamo ben chiaro come dobbiamo intervenire sulla monoposto in vista dei Gp di Cina e di Spagna. E lo faremo», dice pensando con più ottimismo alle gare del 20 aprile a Shanghai e dell'11 maggio a Montmelò. A Sepang, Alonso ha dovuto lottare con la Force India del tedesco Nico Hulkenberg per conquistare la quarta piazza. «Non è la posizione ideale per cominciare la stagione, ma la squadra sta facendo enormi sforzi per migliorare. Mi piacerebbe lottare per vincere, ma finché si sta davanti al compagno di squadra si sta facendo qualcosa di extra rispetto alle aspettative della gente», aggiunge riferendosi ai due duelli interni vinti sinora con Raikkonen. «Miglioreremo, non c'è dubbio. Abbiamo solo due gare alle spalle, stiamo analizzando la situazione in profondità. Faremo il massimo per arrivare al livello di Mercedes e Red Bull nel più breve tempo possibile. Le speranze sono intatte», conclude.

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