Domenicali: “Schumacher non ha mai criticato la Ferrari”

L’AD Lamborghini, intervenuto sul podcast di Nico Rosberg, ricorda il grande campione tedesco
Domenicali: “Schumacher non ha mai criticato la Ferrari”© LAPRESSE

ROMA - Non si è mai lamentato della Ferrari, anche se ci sono stati momenti in cui avrebbe potuto. Stefano Domenicali - dirigente della Lamborghini ed ex team principal della scuderia di Maranello - ricorda così Michael Schumacher al podcast di Rosberg a quindici anni dall’ultimo titolo del pilota tedesco con la Rossa. “Non accusò mai il team di nessun problema, nonostante avesse avuto opportunità per farlo - ricorda Domenicali - A Silverstone, nel 1999, ebbe un incidente e si ruppe le gambe. Il problema nacque da una vite del freno non avvitata correttamente. Però non disse nulla di negativo, non disse nulla al team che aveva commesso l’errore. Alla fine tutti iniziano a dare il massimo per te in questa situazione. Michael non era mai contento, voleva sempre vincere. Era capace di riguardarsi al rallentatore mentre gareggiava, osservando fotogramma dopo fotogramma per capire come migliorare la situazione, vedere come gli ingegneri potessero migliorare la monoposto. Testava con gli ingegneri tutti i cambi possibile al volante per ottenere il massimo rendimento di tutte le impostazioni, che sono parecchie”.

L'effetto della vittoria

Domenicali ha poi raccontato le sensazioni dopo una vittoria: “Quando vinci in Italia diventi un eroe, ma bisogna ricordare di essere una persona normale. Pensi che vincere che sia normale, ma non lo è. Pero? il bello di questo sport è che ogni giorno hai un nuova sfida, non puoi accontentarti di quello che hai fatto perchè puoi fare qualcosa in piu? - continua - Non puoi accontentarti quando raggiungi un obiettivo perchè il giorno dopo sarà un ricordo. Questo è molto difficile. A volte, quando hai la mente altrove occorre prendersi un momento per rilassarsi e dire ‘Abbiamo fatto qualcosa di unico’. Il problema e? che in Formula 1 non hai tempo per questo, la pressione è molto alta. Quello che mi porto dietro dalla mia esperienza - conclude - è che devi prenderti questo momento e capire quello hai fatto”.

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