F1, Montezemolo: "Senna? Qualche giorno prima di morire mi chiese di venire alla Ferrari"

L'ex presidente della Rossa ha ripercorso momenti storici e parlato del presente della scuderia di Maranello
F1, Montezemolo: "Senna? Qualche giorno prima di morire mi chiese di venire alla Ferrari"© www.imagephotoagency.it

MILANO - Dai primi anni con la Rossa ai successi con Michael Schumacher. Luca Cordero di Montezemolo, fino al 2014 presidente della scuderia di Maranello, della Ferrari rimpiange "tutto, gli uomini, l'ambiente, ci ho speso 30 dei miei 72 anni", come ha raccontato ai microfoni di a Sky Sport 24. Montezemolo ha rivissuto le grandi gioie e i tanti momenti trascorsi con la Rossa, a cominciare proprio da Schumacher. "Un po' di scetticismo c'era al suo arrivo ma ero convinto di quello che facevo, era il momento giusto: due anni prima sarebbe stato troppo presto, non avevamo la macchina per vincere e Michael è arrivato dopo un lunghissimo lavoro di riorganizzazione della squadra e in un momento in cui poteva fare la differenza", ha ricordato Montezemolo. Prima del tedesco, il sogno era un altro, Ayrton Senna. "Il mio più grande rimpianto è Senna: venne a casa mia, a Bologna, il mercoledì prima del tragico incidente di Imola. Non solo mi disse che voleva correre a tutti i costi con la Ferrari ma che voleva trovare il modo per liberarsi dalla Williams. Ci saremmo dovuti sentire dopo Imola, sarei stato ben lieto di averlo in squadra, sarebbe stata la ciliegina sulla torta che poi è arrivata comunque con Schumacher. Una coppia Senna-Schumacher? Non avrebbe funzionato, sarebbe stato un gran colpo di teatro ma non buono per la Ferrari", ha aggiunto l'ex presidente della Rossa. 

Ferrari ha tutto per tornare a vincere? Quasi tutto

Montezemolo ha, poi, parlato di Lewis Hamilton, mai vicino alla Ferrari. "Di lui parlai una volta con Lauda, quando mi disse che lo voleva alla Mercedes ma noi eravamo a posto in quel momento. Non è stato mai il momento giusto e con Alonso abbiamo perso due Mondiali in tre anni all'ultima gara". Il presente della Ferrari sono Sebastian Vettel e Charles Leclerc e il primo, ha ammesso Montezemolo, aveva sfiorato la Rossa già in passato. "Era il pilota che Schumacher voleva portassimo in Ferrari prima che passasse alla Red Bull, ma lo trovavamo ancora immaturo e preferimmo Alonso. - ha ricordato Montezemolo Sente molto la pressione, ha bisogno di essere sostenuto ma è ancora molto, molto forte. Ha fatto qualche errore in più ma anche perché doveva osare, in Formula Uno meglio provarci che stare dietro. La convivenza con Leclerc? Charles è fortissimo, speriamo che non si monti la testa. Per Binotto sarà un tema delicato, bisognerà parlare chiaro e spiegare loro che corrono per la Ferrari, non per se'. Se la Ferrari ha tutto per tornare a vincere? Quasi tutto, il che significa che siamo vicini al tutto. E' troppo tempo che non si vince, vorrei che la Ferrari arrivasse almeno all'ultima gara nelle condizioni di vincere".

 

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