© Marco Canoniero/syncROMA - Come è noto, la stagione di Formula 1 che avrà inizio il 5 luglio dall'Austria è l'ultima che vedrà Sebastian Vettel alla guida della Ferrari. Il rapporto tra la Rossa e il tedesco si concluderà fra pochi mesi e il team principal Mattia Binotto spiega quanto sia stata complicata e sofferta questa decisione nel corso di un'interessante intervista a Marca: "E' stato molto difficile. La Ferrari ama Sebastian, come pilota e come persona. Era la nostra prima opzione, poi è arrivato il coronavirus e le cose sono cambiate. Guardiamo a un nuovo ciclo e la nostra visione non coincideva con la sua, non è stato un problema di offerta o di durata del rinnovo. Sarebbe una perdita per la Formula 1 se restasse fuori. Sento parlare di Mercedes: sarei davvero felicissimo per lui".
Gerarchie ancora da decidere
Dal 2021, dunque, la nuova coppia formata da Charles Leclerc e Carlos Sainz, la linea verde scelta dalla scuderia di Maranello per tornare a vincere. Sarà però la pista, spiega Binotto, a stabilire chi dei due potrà ritenersi prima guida: "Per noi conta avere due buoni piloti, conta lo spirito di squadra, mettere la Ferrari al primo posto. Sarà poi la pista a stabilire chi è il primo pilota e chi è il secondo. E' sempre stato così, anche ai tempi di Schumacher: ogni anno partiva allo stesso livello del compagno ma già alla terza gara era chiaro chi fosse la prima guida".
Il team principal della Ferrari traccia una descrizione dei due. Sullo spagnolo, Binotto fa capire come ci sarà tempo per metterlo alla prova: "La prima stagione sarà più complicata per lui, deve capire la macchina e la squadra, per questo non abbiamo firmato un contratto di un solo anno, ma sono sicuro che è così veloce da poter diventare un giorno campione del mondo". Il monegasco, invece, rappresenta una certezza: "Ci aspettiamo che quest'anno sia ancora più forte che in passato e che lo sia ancora di più in futuro, per questo abbiamo prolungato il contratto per tanti anni. Charles è un pilota sul quale la Ferrari punta per il futuro e che può diventare il più forte di sempre nella storia della Formula 1".