Clamoroso Ferrari, bufera in F1: non è iscritta al 2026, c'entrano Honda e Red Bull

La scuderia italiana esclusa dalle riunioni sui propulsori: cosa sta succedendo nel Circus

ROMA - Potrebbe avere del clamoroso la notizia che arriva dall'Olanda: stando a quanto riportato dal portale "RacingNews365", la Ferrari non sarebbe stata ammessa al meeting svoltosi lo scorso 15 dicembre, dedicato allo sviluppo delle power unit per il Mondiale 2026 di Formula 1, a cui hanno invece preso parte Renault, Honda, Mercedes e Red Bull Powertrains. A Maranello sembrerebbero infatti essersi opposti a una decisione che vede come protagonista la Red Bull, sul quale invece tutti gli altri costruttori si sono trovati d'accordo

Il caso Red Bull

La Red Bull Powertrains, costruttore ufficiale delle monoposto di Milton Keynes, ha infatti fatto il suo esordio ufficiale nel 2022, prendendo il posto della Honda, nonostante quest'ultima, che tornerà in F1 dal 2026, abbia contribuito considerevolmente allo sviluppo dei motori con l'arrivo dei suoi tecnici in RBPT. In quanto nuovo costruttore, però, Red Bull otterrà dei grossi vantaggi economici per lo sviluppo della power unit e per i conseguenti test: più precisamente, si parla di 10 milioni per il 2023 e il 2024 e 5 milioni per il 2025. Non avendo condiviso questa posizione, Ferrari non ha preso parte al meeting del 2026, e stando al sito olandese al momento non avrebbe confermato l'intenzione a partecipare al Mondiale dal 2026.

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