F1 Ferrari, Leclerc e le cinque cose che forse non sai su Charles

Dal motivo del suo numero alla passione per i videogiochi, passando per una rivalità più antica di quanto si pensi, alcune curiosità sul monegasco

ROMA - Charles Leclerc è alle porte della quinta stagione con Ferrari in Formula 1. Arrivato a Maranello nel 2019, il pilota del Principato di Monaco ha condiviso il box del Cavallino per due anni con Sebastian Vettel e per altrettanti con l'attuale compagno di squadra, Carlos Sainz. Nonostante una presenza già consolidata nel Circus e in una delle scuderie più importanti del motorsport, potrebbero esserci ancora alcune curiosità sconosciute ai più per quanto riguarda la vita del classe 1997, dentro e fuori dalla pista. Ad esempio: perché Leclerc corre con il numero 16? La risposta è semplice: si tratta del giorno di ottobre in cui è nato ormai oltre 25 anni fa. La scelta doveva ricadere sul 7, già usato in passato, o sul 77, ma entrambi erano già occupati al tempo, da Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas.

La passione per Fortnite

Charles Leclerc è inoltre un grande appassionato di videogiochi, in particolare di Fortnite. Durante la pandemia di Covid, il monegasco ha raccolto un grande pubblico attorno a se grazie alle dirette sulla piattaforma Twitch, che gli sono valse quasi un milione di follower. Un'altra curiosità riguarda il suo manager, Nicholas Todt, un nome importante se si pensa che è il figlio di Jean Todt, ex amministratore delegato e direttore generale di Ferrari.

La rivalità con Verstappen

Nell'ultima stagione, Charles Leclerc ha sfidato (almeno nella prima parte) Max Verstappen per il titolo di Formula 1. La rivalità tra i due ha però radici ben più profonde: i due, infatti, si sono sfidati innumerevoli volte a partire dal 2013, quando l'olandese vinse contro Leclerc un titolo nei kart, con il monegasco al secondo posto. L'ultima curiosità riguarda la famiglia bianchi, in particolare Jules, amico e anche padrino di Charles, prima della sua scomparsa nove mesi dopo un tragico incidente nel Gran Premio del Giappone. Un rapporto, quello tra i due, che va la semplice amicizia.

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